PALERMO, 8 FEBBRAIO 2013 – Incredulità e profonda tristezza. Si è svegliata con questi sentimenti la borgata di Partanna Mondello. La tragedia di ieri sera della famiglia Giordano ha sconvolto tutti.
Le telecamere vengono tenute a distanza dall’appartamento di via Dionisio. Troppo forte il dolore di Alessandro Giordano, che rientrando in casa ieri ha trovato moglie e figlia in fin di vita. Troppo forte la rabbia di parenti e amici per questa tragedia dalle dinamiche ancora incerte.
Lontani dalle telecamere vogliono restare anche le persone di Partanna: che siano conoscenti, amici, negozianti o semplici vicini, in pochi hanno la forza di parlare. L’intero quartiere è a lutto. La Parrocchia ha annullato tutti i festeggiamenti previsti per questi giorni di Carnevale.
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Chi trova, nel dolore, le parole per descrivere la famiglia, ne parla come persone semplici e cordiali, sempre sorridenti. C’è chi si interroga su come siano potute morire. “Non c’era il salvavita?”, chiede il fruttivendolo della piazza, dando credito all’ipotesi che dice che la mamma e la piccola siano state folgorate da un cavo scoperto dello scaldabagno. “Non si può morire così”, fa eco il gestore di un emporio.
Qualcuno urla contro i giornalisti, altri comprendono: “Deve essere dura anche per voi fare questo lavoro oggi”. Si, è dura.