PALERMO, 7 FEBBRAIO 2013 – Antonino Zichichi va in aula, la sua prima volta da assessore. E, come ogni prima volta che si rispetti, la condivide con il suo grande amore: Archimede.
Lo scienziato siciliano torna a parlare del suo illustre “collega”, come ha già fatto in più di un’occasione. E una volta voleva riempire di statue di Archimede le città siciliane, e un’altra voleva intitolargli le piazze di ogni Comune, e oggi lo cita come “uomo immagine” nella sua prima uscita operativa: insomma, se non è grande amore questo…
“Bisogna far capire – ha detto Zichichi – che la Sicilia non è terra di mafia, ma terra di Archimede, ingiustamente considerato greco, ma in realtà siciliano. Archimede ha capito una tale quantità di cose che se fosse stato di origine diversa da quella siciliana lo saprebbero tutti nel mondo. Bisogna che l’immagine della Sicilia nel mondo sia associata a un uomo che ha capito cose che nessuno aveva mai capito”.
Un grande amore che, come spesso purtroppo accade, pare quasi un’ossessione.