PALERMO, 7 FEBBRAIO 2013 – Tragedia a Palermo. Una giovane donna è stata trovata morta dal marito, a poca distanza dalla vasca da bagno che era piena d’acqua. Insieme a lei la figlia di appena un anno e mezzo, Rebecca Giordano, che è morta un’ora dopo al Pronto Soccorso dell’Ospedale dei Bambini nonostante il disperato tentativo dei medici di salvarla.
La donna morta si chiamava Giovanna Pecorella. La tragedia è stata scoperta dal marito, appena entrato nell’abitazione di via Dionisio a Partanna Mondello, che ha subito chiamato il 118. Il tempestivo intervento dei sanitari non è servito a salvare la donna mentre la bambina è stata subito sottoposta a manovre rianimatorie e trasportata in ospedale dove i medici hanno cercato invano di tenerla in vita.
Le sue condizioni erano subito apparse disperate a causa di un coma post anossico, di debole attività cerebrale e quasi nulla attività cardiaca. La bambina aveva certamente subito gravissimi danni cerebrali. Il suo corpo è già stato portato nella camera mortuaria.
Impossibile stabilire con certezza la dinamica della tragedia. Dopo le prime indagini sembra probabile che a causare la morte della donna che si accingeva a fare il bagnetto alla piccola sia stata una scarica elettrica provocata da un filo che pendeva dalla caldaia. Nelle ultime ore però si sta valutando l’ipotesi di una possibile fuga di gas dalla caldaia del bagno: secondo i medici del Pronto Soccorso, infatti, la bambina non avrebbe avuto tracce di bruciature e ipotizzano che la morte sia stata provocata da problemi respiratori.
Sul corpo della donna non c’erano tracce di violenza. L’autopsia eseguita nel pomeriggio dal medico legale Paolo Procaccianti, non ha chiarito la causa del decesso: non sono state trovate tracce di violenza e saranno gli esami istologici e tossicologici a chiarire se madre e figlia siano state uccise da una scarica elettrica o da una fuga di gas.