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Fabio Giambrone al forum di Si24: “Noi alternativi a Monti e Berlusconi, Ingroia un vero leader”

PALERMO, 7 FEBBRAIO 2013 – Proseguono i forum di Si24.it con i candiati alle prossime elezioni politiche. Fabio Giambrone, senatore uscente di Italia dei Valori, è oggi candidato alla Camera con Rivoluzione Civile, il movimento guidato da Antonio Ingroia, numero 3 nella lista per la Sicilia occidentale. 

 

Perchè Rivoluzione civile?

“Rivoluzione civile mette insieme esponenti della società civile ed esponenti della buona politica. Noi siamo l’unico partito che ha rappresentato la vera opposizione a Berlusconi e poi a Monti, due governi che consideriamo culturalmente e politicamente inadeguati a svolgere questo ruolo così importante. Abbiamo fatto opposizione in Parlamento e nelle piazze. C’è un grande bisogno di cambiamento nel Paese. C’è tanta gente che nutre sfiducia nella classe politica ma la politica fa parte della vita, se è buona significa servizio”.

 

Perchè è necessario parlare di politica “buona”?

“Le cose che ho fatto, bene o male – lo giudicheranno presto i cittadini – le ho fatte con convinzione, credendoci, insieme ai nostri elettori e ai cittadini che si sono via via riconosciuti in noi”.

  

Quali sono gli alleati di cui parlava?

“Noi siamo indipendenti adesso. Abbiamo provato a chiedere al Partito democratico di fare questa strada insieme, ma ha detto no. Non puoi chiederci di fare la desistenza al Senato e alla Camera andare ognuno per i fatti propri. A noi interessa la progettualità. Per la Sicilia e per il Paese”.

 

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Qual è oggi il vostro rapporto con il Movimento 5 Stelle di Grillo?

“Grillo rappresenta l’indignazione, ma non basta. I grillini vanno rispettati  perché rappresentano una grande fetta di elettorato che dice no. Ma è una forma di protesta e basta. Alcune battaglie le possiamo fare in comune, noi però vogliamo essere una forza politica di governo e il Movimento 5 Stelle secondo me non lo è”.

 

Se il Pd avesse accettato l’accordo con voi, Ingroia avrebbe fatto un passo indietro?

“Ingroia era già sceso in campo. Quindi il patrimonio di voti che abbiamo raccolto non sarebbe stato disperso”.

 

Nella sua storia politica gli ultimi due leader sono stati due ex magistrati. Come vede Ingroia in questo nuovo ruolo?
“Ingroia lo conoscevo già quando era magistrato, lo vedo oggi leader di una forza politica e lo vedo perfettamente a suo agio”.

 

Campania e Sicilia sono due vostre roccaforti. Potreste essere nel prossimo Parlamento il partito italiano più meridionalista. Se vogliamo, una responsabilità maggiore.
“Lo avvertiamo anche noi, ovviamente, che siamo più forti nel Meridione. E non perché ci fidiamo dei sondaggi, ma perché il rapporto diretto con gli elettori che cresce ogni giorno ce lo suggerisce. E’ una responsabilità che ci assumiamo, gia da oggi, per intero”.

 

Si parla tanto di voto utile…
“Non esiste il voto utile in quanto tale, è soltanto l’effetto della desistenza che ci avevano chiesto. Noi diciamo chiaro che il “voto utile” è il voto a Rivoluzione civile. Noi preferiamo resistere piuttosto che desistere. Con i nostri senatori cercheremo di riportare il Pd verso sinistra, più saremo e meno probabile sarà la tentazione di ricorrere a Monti per trovare una maggioranza. La condizione naturale era stare insieme. Perché dobbiamo sempre essere noi a fare un passo indietro? Noi abbiamo un patrimonio, che è frutto delle nostre esperienze, perché dobbiamo rinunciarci? Noi volevamo condividerlo, non cederlo”.

 

Una lettrice, che si dichiara vicina a Sel, chiede se avete mai avuto l’impressione che il vostro partito sia “una sorta di Arca di Noè per i partitini più piccoli rimasti fuori dagli accordi e dalle alleanze”.

“Chiederei alla lettrice se si sentirà a suo agio quando Bersani metterà sul tavolo l’alleanza con Monti. Io ho già raccolto moltissimi voti di persone che stanno fuggendo da Sel perché si sono sentiti traditi da questo accordo sottobanco tra Bersani e l’attuale premier”.

 

Qual è la speranza che la muove in questa campagna elettorale?
“Noi abbiamo la speranza di coinvolgere tutto il Paese in un vero processo di riforma. L’indignazione attiva esiste e noi vogliamo far capire che il nostro progetto non si esaurirà il 24 e 25 febbraio. Noi faremo di tutto per raccogliere il consenso, la fiducia, e poi lavorare con i nostri elettori e per loro. Certo, i tempi sono molto ristretti e non riusciremo a raggiungere tutti, ma noi crediamo che il nostro messaggio sia forte e credibile. Sento che in Sicilia sta crescendo l’entusiasmo, abbiamo fatto una serie di iniziative tutte molto partecipate”.

 

Sono passati cinque anni e sembra passata un’era geologica dalle ultime elezioni nazionali. Ed è la prima campagna elettorale 2.0.
“C’è un mondo che è in movimento a prescindere da quello che facciamo. E ce n’è un altro che sta a guardare per capire cosa faremo. Sono due aspetti del nuovo consenso che dobbiamo provare a intercettare. È un consenso altamente qualificato che bisogna rispettare e che bisogna conquistare con la concretezza delle proprie proposte. Quando ci siamo presentati a Palermo, c’erano persone che ci prendevano per pazzi: Italia dei valori con Rifondazione comunista e i Verdi, ma dove vogliono andare? E adesso invece sentiamo che la gente crede alle nostre proposte e noi andiamo avanti forti di queste sollecitazioni che riceviamo”.

 

Chi vincerà queste elezioni?

“Sicuramente non può e non deve vincere Berlusconi”.

 

Crozza vi ha rafforzati o indeboliti?
“Crozza è molto divertente, ma non è Ingroia”.

 

http://www.youtube.com/watch?v= 67T4Sa86jgI

 

 

 

 

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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