PALERMO, 5 FEBBRAIO 2013 – Chiude un altro pezzo di storia nel cuore di Palermo. Mancano i fondi e il Museo Storia Patria licenzia i dipendenti e il tesoro che conserva rimane nascosto dietro i suoi cancelli, ormai chiusi.
La storia dell’800 palermitano, dai sovrani Borbone ai moti del ’20; cimeli, carteggi, documenti di inestimabile valore che raccontano la storia dalla rivoluzione del ’48 a quella della Gancia e a Garibaldi, ormai relegati nel buio della indifferenza. Ma non è così per tutti. Il gruppo “Palermo nascosta” sta lanciando il suo appello tramite i social network per non rimanere indifferenti. Appuntamento domenica alle 10:30 davanti al Museo a piazza San Domenico, per chiedere che i cancelli vengano riaperti.
“Ci riuniremo – spiega Fabio Ceraulo, organizzatore dell’evento – lì davanti, come se fossimo in attesa che il Museo apra per poterlo visitare. Possono partecipare tutti, perché tutti siamo danneggiati dalla chiusura di un pezzo così importante della città. Speriamo che sia un segnale per le istituzioni, da palermitani diciamo Sì alla cultura, no alla chiusura”.