PALERMO, 7 FEBBRAIO 2013 – “Al momento nelle casse dell’assessorato al Turismo non c’è un euro, hanno rubato tutto”. Franco Battiato, assessore regionale al Turismo, non usa mezzi termini. E aggiunge: “In assessorato porcherie ce ne sono state tante. Mi pare di aver sentito, ma forse l’ho sognato, che chi organizzava le biglietterie dei musei ha rubato 19 milioni”.
Il cantautore ha illustrato oggi le linee programmatiche dell’assessorato, annunciando in prima battuta che sono stati bloccati gli ultimi appuntamenti del ciclo Grandi eventi e del Circuito del Mito. Quindi ha precisato: “Crocetta cercherà fondi europei. Siamo pieni di proposte a basso costo ma artisticamente valide”.
Sui fondi europei è il capo di Gabinetto dell’assessorato al Turismo, Lucia Di Fatta, a lanciare l’allarme: “Finora rischiamo di perdere una somma certificata a Bruxelles di 20 milioni di euro di fondi Po Fesr”, ha detto parlando di “errori nella tempistica dell’organizzazione degli eventi, del loro affidamento. Abbiamo avviato delle ispezioni”. “Dai primi controlli – ha aggiunto Di Fatta – è emerso che alcune manifestazioni non avevano i requisiti per accedere ai fondi europei. Per questo sono state sospese. Alcuni progetti non sono stati analizzati in modo approfondito. Ora dovremo andare a Bruxelles a riprogrammare i finanziamenti”
Rincara la dose il direttore generale dell’assessorato, Alessandro Rais: “Basta a eventi faraonici dai costi improbabili che sono uno schiaffo morale alla comunità. Privilegeremo la propaganda dell’immagine della Sicilia”. Rais annuncia tagli, come quello di Cinesicilia, (società interamente partecipata dalla Regione, ndr), messa in liquidazione, e nuove iniziative: “Pronto il bando per il festival del Cinema siciliano. È già stato finanziato, a differenza che in passato, quando i soldi arrivavano forse dopo il festival. Pubblicheremo il bando solo dopo le elezioni”.
Di altre anomalie parla Battiato: “Ci sono stipendi maggiorati e nelle casse non c’è un soldo. Se necessario andremo in Procura”.
L’assessore annuncia anche una piccola rivoluzione, sulla scia di quella avviata dal governatore Rosario Crocetta: “Faremo un’operazione massiccia, con tanto di rotazioni, anche nel mio assessorato. Quando ci vuole ci vuole”.
Battiato punta alla valorizzazione delle risorse artistiche locali: “In attesa che si trovino soluzioni – dice – per rimettere in circuito le risorse comunitarie, e in attesa dell’approvazione del bilancio regionale, si sta lavorando, anche attraverso la concertazione con gli operatori culturali, alla stesura di avvisi e bandi con criteri ispirati a principi di trasparenza, merito, qualità e ricaduta sul territorio. Tra gli obiettivi di questo assessorato vi è sicuramente l’avvio di un costante rapporto con le migliori risorse umane e professionali isolane, spesso portatrici di qualità ed eccellenze non sempre valorizzate adeguatamente”.
La carenza dei fondi è uno dei principali handicap nella programmazione: “Potevamo organizzare i Grammy Awards a Taormina – ha detto il cantautore – ma non abbiamo i soldi”.
Battiato ha illustrato i punti chiave del suo programma fra cui anche destagionalizzazione dei flussi turistici e promozione del turismo sostenibile, valorizzazione del ruolo della Sicilia nel Mediterraneo, sostegno non solo allo sport d’eccellenza ma anche a di quello di base.
Imprescindibile, per il cantautore, il binomio cultura/turismo, sia in fase di programmazione con la “costruzione di una offerta turistica integrata che valorizzi siti di pregnante valore storico e archeologico” che in fase di feedback: “Riteniamo che tutte le iniziative culturali debbano avere “ex ante” e “post” dati certi sulle ricadute nel settore turistico, su una valorizzazione reale e non virtuale del nostro territorio”. E il capo di gabinetto Rais aggiunge: “Ci sarà un tavolo permanente con il dipartimento ai Beni culturali. È necessario condividere gli obiettivi programmatici perchè turismo e beni culturali vanno assieme”.
Nel corso della conferenza stampa, Battiato ha risposto alle polemiche che lo hanno riguardato per la sua prolungata assenza da Palermo: “Sulle mie assenze sono state dette delle palle”. “Non sono un burocrate – ha ribadito – , faccio un altro lavoro. Il programma culturale lo posso fare anche a letto”. Poi aggiunge: “Sto facendo un tour, ad ogni tappa incontro ambasciatori e promuovo l’immagine della Sicilia”.
L’assessore non risparmia una battuta nei confronti del presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone che lo aveva “bacchettato” perché in aula senza cravatta: “La cravatta? Quel ‘signore’ poteva essere più educato e dirmelo in privato. È una regola ridicola”.