PALERMO, 6 GENNAIO 2013 – “Palazzo d’Orleans è a soli 100 metri da Palazzo dei Normanni. Che facciano una fotocopia del documento di revoca del Muos e ce la portino”. È questa la sfida di Giancarlo Cancelleri, capogruppo del M5S, al governo Crocetta. Ma se Maometto non va alla montagna…
E così arriva il post di Giampiero Trizzino, parlamentare regionale del M5S e presidente della Commissione Ambiente, su Facebook: “Ore 9:00, chiamo l’assessore (Lo Bello, n.d.r.), e non risponde; ore 10:00, mando un sms all’assessore: “Le chiedo il documento dal quale si evince l’avvio del procedimento di revoca del MUOS”; ore 10:30, attendo pazientemente; ore 11:00, risponde l’assessore: “Il documento non ce l’ho, chiama la segretaria di giunta e fattelo dare”; ore 11:30, alla conferenza stampa di presentazione del suo nuovo partito, il presidente Crocetta ci definisce “bambini” perché chiediamo con insistenza il documento di revoca, non pensando che questa “bambinata” pende sulla testa e sulla SALUTE di migliaia di cittadini che, tra l’altro, lo hanno anche votato; ore 12:00, chiamiamo la segretaria di giunta: “Il documento non è pronto”; ore 12:30, stanchi, stremati, ci rechiamo direttamente a Palazzo d’Orleans per leggere con i nostri occhi il documento. Il documento c’è, lo abbiamo letto con i nostri occhi e aspetta la firma del Governo”.
E quindi? “Io il Dpef lo voterò – dice Giampiero Trizzino. – Voglio dare al presidente la mia buona fede, Ma se quel documento non dovesse essere firmato, scoppierà la rivoluzione”.
Ma i deputati del Movimento 5 Stelle non sanno ancora se voteranno compatti il Documento di programmazione economico-finanziaria 2013-2017. “Dobbiamo fidarci sulla parola? – dice Cancelleri a Si24.it – Ci penseremo. Certo la figura del presidente sarebbe veramente scandalosa se alla fine non dovesse tenere fede ai suoi impegni presi con il Parlamento regionale e i cittadini di Niscemi”.
“Sembra il teatro dell’assurdo”, conclude Trizzino.