PALERMO, 6 FEBBRAIO 2013 – Lampedusa e Linosa tornano a protestare dopo la disavventura del traghetto Palladio, rimorchiato a Porto Empedocle da una pilotina a causa dell’incendio che ha messo fuori uso la sala motori. Per 38 passeggeri (e 31 uomini dell’equipaggio) la tratta Lampedusa -Porto Empedocle dell’altra notte è stata un’avventura da incubo.
L’allarme è scattato ieri sera intorno alle 19.50: gli uomini dell’equipaggio hanno visto fiamme in sala motori quando ancora mancava mezzora all’arrivo a Porto Empedocle. Subito è scattato l’allarme, le fiamme sono state domate ma non è stato più possibile riavviare i motori. La Guardia Costiera ha impiegato alcuni mezzi per le operazioni di soccorso e il Palladio ha raggiunto il porto di Porto Empedocle a notte inoltrata.
Il sindaco di Lampedusa Giusy Nicolini intende far sentire la propria voce, chiedendo soprattutto rispetto per gli abitanti delle isole e sollecitando mezzi più moderni e sicuri per assicurare il collegamento trale due isole minori e la terraferma.
Le fa eco il sindaco di Porto Empedocle, Lillo Firetto: “Non più tardi di una decina di giorni fa – aggiunge Firetto -abbiamo ottenuto assieme al sindaco di Lampedusa, Giusy Nicolini, la convocazione di un Tavolo tecnico regionale a Palermo proprio per evidenziare lo stato di precarietà in cui viene svolto il servizio, soprattutto a causa della vetustà della nave utilizzata, troppo spesso bloccata da guasti o da problemi di natura tecnica e a nostro avviso non più in grado di assolvere degnamente il servizio. Occorre che si affronti una volta per tutte e seriamente il problema dei collegamenti con le isole, prima che possano ripetersi eventi peggiori di quello occorso ieri”.