PALERMO, 8 FEBBRAIO 2013 – Dodicimila lavoratori ufficialmente dichiarati alla Cassa edile di Palermo ma almeno un altro 30 per cento è in nero. “O in grigio – dice Dino Cirivello, eletto pochi giorni fa segretario generale di Palermo e Trapani della Filca Cisl – . Oggi purtroppo gli imprenditori trovano degli escamotage, facendo ricorso a contratti anomali. Penso ad esempio al tempo determinato o al part time: quando mai un operaio fa quattro ore e torna a casa?”.
Grazie all’intervento del sindacato, molte di queste irregolarità riescono ad emergere. “Solo nell’ultimo anno – continua Cirivello – abbiamo denunciato una ventina di casi in provincia di Palermo, cento in tutta la Sicilia. Oggi il lavoratore edile è molto più emancipato di quello che si creda e ha, anche grazie agli strumenti che il sindacato mette a disposizione, tante opportunità per denunciare gli abusi: fatelo!”.
La Cisl però, oltre all’invito a denunciare, pensa anche a strumenti giuridici che mettano alle strette le aziende. “Abbiamo promosso una sorta di patente a punti – dice ancora Cirivello – , una sorta di certificazione delle imprese che funziona con lo stesso meccanismo della patente di guida: ad ogni irregolarità i punti diminuiscono. Speriamo diventi legge presto”.
Strumenti nuovi e strumenti vecchi da potenziare. “Abbiamo sostenuto il Durc (Documento unico di regolarità contributiva, ndr) – conclude Cirivello – . Oggi, per evitare che il meccanismo venga aggirato, è necessario rafforzare i controlli e verificare con maggiore attenzione il possesso dei requisiti”.