PALERMO, 4 FEBBRAIO 2013 – Nove anni di Facebook. Nove anni di stati, poke, eventi, note. Nove anni di “chiedimi l’amicizia”, “non siamo amici?”, “ti ho cancellato”. Insomma, nove anni che hanno cambiato le nostre vite, la nostra lingua, il nostro sociale.
Era il 2004 quando Facebook veniva registrato e lanciato sul web da Mark Zuckerberg. Il tiepido entusiasmo dei primi tempi è cresciuto giorno dopo giorno fino a far diventare il social network il principale strumento di comunicazione della nostra epoca 2.0. Presente, con capitoli dedicati, in ogni piano di marketing aziendale o politico.
Non c’è un solo rappresentante delle istituzioni, infatti, che non si preoccupi della propria bacheca virtuale, né un solo artista che non lo usi per dialogare con i propri fan. O meglio: questa è l’illusione di chi “segue” le pagine, perché in realtà troppo spesso Facebook perde il suo ruolo di mezzo di comunicazione per diventare mezzo di mediazione, e dietro i nomi e le immagini dei protagonisti, si nasconde in realtà un folto staff di collaboratori. Accade così, per esempio, per la cantantessa catanese Carmen Consoli, che raccoglie ben 219.804 fan sulla sua pagina, ma gli aggiornamenti sono postati da terze persone, in un freddo stile in terza persona.
Stile totalmente diverso per la top model siciliana Eva Riccobono, che di amici ne ha “soltanto” 7.640, ma che condivide con tutti loro quasi ogni singolo momento della sua giornata: di corsa verso il treno, vado in camerino a cambiarmi, ottimi dolcini al cioccolato per merenda. Ottenendo un sincero effetto di fidelizzazione.
Asso dei numeri su Facebook è Teresa Mannino, con 259.051 iscritti alla pagina, che ha saputo utilizzare il social network, caricando foto, scrivendo post, per creare una grande aspettativa sulle puntate di Zelig condotte da lei.
Anche i politici combattono a colpi di “amici” e “mi piace”. E Facebook è diventata una fonte irrinunciabile per i giornalisti nell’epoca di internet. Il più forte online, tra gli illustri politici siciliani, è Angelino Alfano, seguito da 97.170 utenti. Il segretario nazionale del Pdl usa Facebook per raccontare non soltanto gli eventi della propria giornata, ma anche le dichiarazioni politiche e i pensieri sui fatti del giorno.
Anche Rosario Crocetta ha raccolto grandi numeri sul social network da quando è diventato presidente della Regione. È arrivato, infatti, a quota 38.692 iscritti il governatore della Sicilia, ma non ha ancora trovato uno stile per il suo linguaggio online: un po’ in prima persona per coinvolgere negli eventi, un po’ semplice mezzo di diffusione di agenzie di stampa.
Stesso errore per Gianfranco Miccichè che, vista la sua presenza sul web di antica data, dovrebbe poter insegnare “grammatica del web”. E invece lui, o il suo staff, commettono ancora gli stessi errori del neofita Crocetta.
Insomma, speriamo che Facebook sopravviva ancora cent’anni, perché leggere i nostri politici e le nostre star locali sul web ci diverte. Auguri Facebook!