PALERMO, 1 FEBBRAIO 2013 – La data annunciata dal presidente della Regione Crocetta per le elezioni amministrative spiazza anche le Province siciliane. “La scelta del presidente della Regione di andare al voto il 21 e 22 aprile è ingiustificata e discutibile”, dice Giovanni Avanti, presidente della Provincia di Palermo e al vertice dell’Unione regionale delle province siciliane.
“Una scadenza così vicina – continua Avanti – non consente di portare a termine un percorso intrapreso e condiviso da più parti per giungere ad un nuovo assetto di governo del territorio”. Il riferimento è chiaro: nei giorni scorsi Avanti aveva illustrato all’assessore alle Autonomie Locali, Patrizia Valenti, un progetto di riforma per attuare il quale era ovviamente necessario posticipare le elezioni. Percorso che Valenti aveva apprezzato, perchè in linea con le sue intenzioni.
Il progetto di riforma a cui da mesi l’Unione sta lavorando prevede la riduzione numerica degli organi istituzionali delle Province, Consigli e Giunte, ma anche l’istituzione di un nuovo soggetto di partecipazione territoriale, come la Conferenza permanente dei sindaci. Una proposta che dovrebbe permettere un risparmio economico per l’amministrazione pubblica, ma soprattutto un riassetto di alcune competenze territoriali che, secondo il presidente della Provincia di Palermo, “hanno solo prodotto carrozzoni pubblici ingestibili, come lo Iacp, le Asi, i Consorzi di bonifica”.
“Avevamo illustrato questo progetto all’assessore Valenti e alla commissione Affari istituzionali dell’Ars, ma – conclude Giovanni Avanti – non c’è dubbio che l’affrettata decisione del governatore Crocetta vanifica il cammino intrapreso. Se costretti affronteremo la tornata elettorale, ma così non cambierà nulla”.