PALERMO, 31 GENNAIO 2013 – Quante volte ci è capitato di imprecare al destino avverso quando ci capita qualcosa di spiacevole? Che sia il fato, la sfortuna o, più semplicemente, la sfiga, spesso ci sentiamo travolti dagli eventi, senza possibilità di contrastarli.
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È sfortuna quella del Palermo che prende un gol sempre negli ultimi minuti anche se adesso in porta c’è Sorrentino che ha fatto miracoli? Forse sì, o forse Gasparini poteva scegliere di fare prima qualche sostituzione. È sfiga l’esclusione di Crisafulli dalle liste del Pd, dopo il successo ottenuto nelle primarie in provincia di Enna? Forse no, visto che è arrivato un rinvio a giudizio per truffa, falso in bilancio e false comunicazioni sociali. È sfortuna quella del ladro di Siracusa che, mentre tentava di rubare dentro un bar, ha visto la sua macchina scivolare indietro? Forse sì, o forse era il caso di inserire il freno a mano.
In molti, poi, credono in superstizioni antiche, da contrastare a suon di sale buttato alle spalle: dal vetro infranto al gatto nero che ci taglia la strada, mille sono i motivi e le situazioni che portano “attasso”. Eduardo De Filippo diceva: “Non credo nella sfortuna, perché porta sfiga”. E voi, ci credete o no?