POLIZZI GENEROSA (PA), 30 GENNAIO 2013 – Sigilli a beni per quindici milioni fra cui un lussuoso agriturismo, appartamenti, beni aziendali e imprese riconducibili a cinque imprenditori in odor di mafia.
Un ingente patrimonio, ritenuto dagli inquirenti frutto del reinvestimento di proventi illeciti, è stato sequestrato dalla Guardia di Finanza a Polizzi Generosa.
I cinque imprenditori destinatari del provvedimento, arrestati nell’aprile 2009 per associazione mafiosa e truffa aggravata, avrebbero pilotato appalti e finanziamenti.
I beni sequestrati appartengono a Antonio Giovanni Maranto, 48 anni; Gaspare Ofria, 48 anni; Marcello Pantina, 39 anni; Antonino Vaccaro, 68 anni; Gandolfo Zafarana, 56 anni.
Maranto, Zafarana e Vaccaro sarebbero ritenuti esponenti di spicco della famiglia mafiosa di Polizzi di cui uno di loro era considerato il reggente. I tre avrebbero “controllato” con metodi mafiosi l’attribuzione di importanti appalti pubblici e privati, tra i quali la realizzazione di un tratto dell’acquedotto di Polizzi Generosa, la manutenzione di una strada provinciale e la ristrutturazione di un lussuoso agriturismo a Polizzi Generosa.
Gli altri due imprenditori, Ofria e Pantina, già sotto inchiesta per avere ottenuto illegalmente finanziamenti regionali per un milione di euro per la ristrutturazione dell’agriturismo sequestrato, si sarebbero avvalsi dell’intermediazione degli esponenti mafiosi di Polizzi per aggiudicarsi appalti e regolare, secondo logiche mafiose, controversie di carattere economico.
Agli appalti ottenuti irregolarmente avrebbe partecipato anche una società di trasporto riferibile alla famiglia mafiosa di Polizzi, in una sorta di “scambio” di favori.
I beni posti sotto sequestro comprendono un lussuoso agriturismo a Polizzi del valore di circa un milione e mezzo di euro, società operative nei settori dell’edilizia, del turismo, della gestione e della cessione di immobili, con sedi a Palermo, Firenze, Prato e Livorno, ville, appartamenti, autorimesse e fabbricati rurali fra le province di Palermo, Agrigento, Prato e Siena, terreni agricoli in provincia di Palermo e consistenti disponibilità bancarie.