PALERMO, 29 GENNAIO 2013 – Un quarto delle donne siciliane è vittima di violenza, spesso fra le mura domestiche. Il dato non è nuovo, né confortante. E troppo spesso storie di stalking, violenze, minacce non vengono nemmeno denunciate. Per pudore o per paura.
La cronaca, proprio oggi, ci racconta l’ultimo episodio: a Modica un quarantaduenne è finito ai domiciliari perché perseguitava la sua ex. La stessa ex che, preso il coraggio a due mani, lo ha denunciato.
È proprio la parola coraggio oggi a diventare più che mai attuale. Perché solo il coraggio può salvare le donne. Il coraggio e la cultura di considerarsi sacre e di non soggiacere. E quando la gelosia diventa il motore di una storia, chiudere, senza paura. Perché la gelosia non produce mai sentimenti positivi, sia uomo o donna a provarla.
Chiudere, senza bisogno di imitare Lorena Bobbit o la donna brasiliana che ha studiato la più atroce delle vendette, mettendo addirittura a repentaglio la propria vita: per uccidere il marito si è cosparsa la vagina di veleno, chiedendo al partner un rapporto orale. Ecco, per difendersi (o per attaccare) è aberrante arrivare a tanto…