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L’Ars va in ferie: Ferrandelli s’infuria, Scoma difende la chiusura

PALERMO, 29 GENNAIO 2013 – Primo stop per l’Assemblea regionale siciliana. L’Ars chiuderà i battenti per tre settimane, dal 7 al 28 febbraio, in vista delle elezioni nazionali del 24 e 25 febbraio, per permettere ai parlamentari regionali di sostenere i loro candidati o per concludere, essi stessi, la loro campagna. Molti sono infatti gli onorevoli siciliani che hanno prenotato un posto per Palazzo Madama o Montecitorio.

“Non si tratta in fondo di tre settimane – dice Francesco Scoma, deputato regionale e candidato del Pdl per il Senato – ma di soli 12 giorni, se escludiamo i giorni in cui non si sarebbe tenuta l’Aula e i fine settimana. Inoltre, non ci sono provvedimenti urgenti da discutere all’ordine del giorno. Soprattutto visto che il presidente Crocetta ha chiesto l’esercizio provvisorio del Bilancio e ha detto che un disegno organico per il riordino delle province sarà pronto per l’esame solo ai primi di marzo”.

Ma il deputato del Pd, Fabrizio Ferrandelli, non ci sta. “Un periodo di fermo così lungo, in un momento così difficile non è ammissibile. La Sicilia ha tante priorità che vanno affrontate con la massima urgenza. Chi pensa che non sia così – conclude – è soltanto un fannullone che ha cercato la residenza a Palazzo dei Normanni, ma non si preoccupa della nostra terra”.

 

Intanto oggi il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, ha reso noto il calendario delle prossime sedute. Per questa sera è previsto il voto definitivo per il Dpef, mentre domani pomeriggio si discuterà dell’Istituzione della Commissione regionale antimafia.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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