PALERMO, 29 GENNAIO 2013 – “In due mesi, massimo tre, dovrò aver cambiato tutto, altrimenti avrò fallito”. Una dichiarazione d’intenti decisa, chiara, indiscutibile quella di Giacomo Sampieri, che da quindici giorni è alla guida dell’azienda che comprende gli ospedali palermitani Villa Sofia e Cervello “Ma non chiamatela rivoluzione”, precisa, con un indubbio rimando alla dialettica politica di questi giorni.
“Lavorerò – dice ancora, nel corso del Forum organizzato dall’agenzia di stampa Italpress – affinché i due nosocomi diventino una struttura unitaria e si arrivi a un’offerta unica integrata. L’azienda è in uno stato assai florido sia dal punto di vista della finanza che della qualità offerta nelle prestazioni. Ma dovrò cercare di innovare puntando soprattutto all’umanizzazione dei servizi sanitari, un aspetto purtroppo molto sottovalutato nella gestione precedente”.
Tra gli obiettivi del nuovo direttore ci sono anche il potenziamento delle branche specialistiche degli ospedali e gli investimenti in ricerca. “Il Polichirurgico di Villa Sofia – dice Sampieri – deve diventare un faro per tutta l’offerta sanitaria regionale. Ma anche le due emodinamiche. C’e’ da investire pure sulla chirurgia robotica, che lavora ancora a bassissimo regime. Inoltre, dobbiamo valorizzare la vocazione più medico-teorica dell’ospedale Cervello, che sempre avuto delle eccellenze anche dal punto di vista didattico e della ricerca”.