PALERMO, 29 GENNAIO 2013 – Un contadino, D. M. P. di 60 anni, aveva realizzato una vera e propria discarica abusiva su un terreno confiscato a Giovanni Ienna, affiliato a Cosa nostra e da lui recitato illegalmente. Per di più, un terreno in pieno centro abitato a Palermo, nel quartiere della Guadagna, e a due passi dal liceo “Danilo Dolci”.
Tubi, bidoni, teloni, pezzi di macchine e vetture intere, bombole del gas arrugginite, pezzi di infissi e materiali di risulta sono solo un piccolo campionario di quei rifiuti che giacevano in mezzo alla fanghiglia che le abbondanti piogge di questi giorni hanno creato. Rifiuti che dal punto di vista qualitativo e quantitativo rappresentano una vera e propria discarica “con un impatto devastante sull’ambiente ed un certo inquinamento del sottosuolo e delle eventuali acque sotterranee”, dicono i carabinieri che l’hanno scoperta.
Nell’appezzamento il sessantenne aveva anche costruito una selleria, realizzata dentro ad una cella frigo e una stalla di fortuna che ospitava quattro cavalli in precarie condizioni igieniche.
Così i Carabinieri della Stazione di Palermo Oreto, supportati dai reparti speciali dell’Arma Tutela Ambiente e Tutela della Sanità, nonché dal servizio veterinario dell’A.S.P. di Palermo, hanno denunciato in stato di libertà il sessantenne responsabile dello scempio per modifica dello stato dei luoghi di altrui proprietà, invasione arbitraria del terreno, introduzione di animali nel fondo altrui e maltrattamenti di animali. I quattro cavalli, sono stati affidati ad un vicino allevamento mentre l’intera area è stata sottoposta a sequestro, in attesa delle prossime decisioni dell’Autorità Giudiziaria.