Campofiorito, “sfrattato” il sindaco: è indagato e scatta il divieto di dimora

di Redazione

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Campofiorito, “sfrattato” il sindaco: è indagato e scatta il divieto di dimora

| martedì 29 Gennaio 2013 - 16:23

carabinieri sequestro campofiorito

CAMPOFIORITO (PA), 29 GENNAIO 2013 – Voleva ristrutturare un immobile danneggiato dal terremoto del Belice ma per ricevere i contributi statali ha falsificato il protocollo del Comune.

Ora, il sindaco di Campofiorito, Giuseppe Sagona, è indagato per truffa, abuso d’ufficio, falso ideologico e falso materiale. Il primo cttadino inoltre non può più risiedere nel territorio comunale e parte dell’immobile oggetto dell’indagine, per un valore di 89 mila euro, gli è stato sequestrato.

La vicenda è stata oggetto di un’indagine dei carabinieri del Nucleo operativo della compagnia di Corleone e della stazione di Campofiorito che hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare del divieto di dimora, emessa dal Gip del Tribunale di Termini Imerese su richiesta della Procura della Repubblica.

L’abitazione oggetto del finanziamento è stata acquistata dal sindaco Sagona nel 2009 per 26 mila euro. I precedenti proprietari avevano richiesto i fondi per la ricostruzione già subito dopo il sisma, ma gli erano sempre stati negati dall’amministrazione comunale per via di “impedimenti burocratici”. I sindaci che si sono alternati negli anni avevano sempre dichiarato, infatti, di non aver trovato nella documentazione ufficiale l’istanza di richiesta di contributo e ciò impediva quindi di liquidarlo.

La situazione si è sbloccata nel 2008 grazie all’intervento del sindaco Sagona che aveva certificato di aver trovato la richiesta di contributo e contestualmente aveva firmato il preliminare di vendita, che si sarebbe poi concretizzata qualche mese dopo. Sagona diventava così il destinatario di fatto dei fondi per la ricostruzione e, tra il 2010 e il 2012, ha percepito 89 mila euro come anticipo dei 107 mila complessivi che gli erano stati assegnati.
Le indagini dei militari dell’Arma hanno permesso però di appurare che in realtà non vi è conservata agli atti alcuna richiesta di contributi e che il registro di protocollo del Comune di Campofiorito era stato falsificato al fine di far risultare regolarmente registrata la richiesta e quindi poter accedere ai benefici della legge.

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