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Strage di Ustica, la Cassazione: “Fu un missile, risarcimento per i familiari”

PALERMO, 28 GENNAIO 2013 – Lo Stato dovrà risarcire i familiari delle vittime della strage di Ustica. La Corte di Cassazione in sede civile ha infatti stabilito che l’incidente del 27 giugno 1980, in cui morirono le 81 persone a bordo del Dc9 Itavia in viaggio da Bologna a Palermo, fu causato da un missile e non da un’esplosione interna.

Per questa ragione, secondo l’Alta Corte, lo Stato è responsabile di non aver garantito con sufficienti controlli radar civili e militari la sicurezza dei cieli. Si tratta della prima sentenza definitiva, dopo il niente di fatto dei processi penali, che con chiarezza delinea la dinamica di una strage che continua a rimanere avvolta nel mistero.

La sentenza afferma che è “abbondantemente e congruamente motivata” la tesi che fu un missile ad abbattere il Dc9 dell’Itavia a Ustica il 27 giugno del 1980. Lo spiega la terza sezione civile della Cassazione respingendo il ricorso presentato dal ministero della Difesa e delle Infrastrutture e Trasporti e si ribadisce che i parenti delle vittime della strage vanno risarcite.

In una dichiarazione a LaPresse, Daria Bonfietti, dell’ Associazione dei familiari dele vittime non si ferma a esprimere soddisfazione per la sentenza ma aggiunge : “è ora che lo Stato chieda agli altri Paesi coinvolti di conoscere la verità”.   

E da Bruxelles il Governatore Rosario Crocetta annuncia di avere già avviato la pratica per la costituzione di parte civile della Regione per rafforzare la richiesta di risarcimento.

Critico l’ex Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Leonardo Tricarico che si dice “allibito” per questa sentenza.

Redazione

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