RIPOSTO (CT), 28 GENNAIO 2013 – La Guardia di Finanza ha sospeso il comandante della polizia municipale di Riposto, Giuseppe Ucciardello, e indagato il sindaco del paese, Carmelo Spitaleri, con l’accusa di abuso di atti d’ufficio in concorso e turbativa d’asta.

I due sono coinvolti in un’inchiesta che vede protagonista la società cooperativa “Porto dell’Etna”, affidataria del servizio di sosta a pagamento nel Comune.

Le indagini scaturiscono da un’altra inchiesta avviata nel 2009 che si era conclusa con l’arresto di Mario Di Bella (socio della “Porto dell’Etna”) e dell’ex assessore comunale Giovanni Tropea, condannati per usura ai danni di un operatore commerciale.

L’attenzione dei finanzieri si è successivamente concentrata sul servizio di sosta, affidato dal Comune di Riposto alla cooperativa “Porto dell’Etna” mentre il rappresentante legale era Salvatore Tropea, figlio di Giovanni.

Il servizio, secondo quanto accertato dalle Fiamme gialle, sarebbe stato affidato in palese violazione di legge e concesso con firma di Giuseppe Ucciardello, in qualità di comandante dei vigili urbani, che avrebbe dato esecuzione a un’ordinanza emessa dal sindaco. L’espletamento della gara pubblica, sempre secondo gli investigatori, sarebbe stato pilotato con l’intento di favorire la cooperativa “Porto dell’Etna”.

Nel registro degli indagati, oltre al comandante della polizia municipale ed al legale rappresentante della cooperativa, sono stati iscritti anche il sindaco del Comune di Riposto, Carmelo Spitaleri, l’ex assessore comunale Michele D’Urso, il socio della cooperativa Mario Di Bella e la moglie. I reati contestati si sarebbero consumati tra la fine del 2008 ed il giugno 2011.