MESSINA, 26 GENNAIO 2013 – Una truffa ai danni dell’Inpdap per oltre 100 mila euro è stata scoperta dalla polizia a Messina. Sgominata un’organizzazione che frodava l’istituto di previdenza riuscendo a fare ottenere la pensione a falsi vedovi. Dodici persone sono state raggiunte da ordinanza di custodia cautelare.
Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale peloritano Maria Vermiglio su richiesta dei pm Fabrizio Monaco e Diego Capece Minutolo. L’ordinanza è stata notificata in carcere, dove si trovava già detenuto, ad Angelo Genitore, 56 anni, indicato come al vertice dell’organizzazione.
In manette sono poi finiti Rosario Grasso, 57anni, Mario Miceli, 42 anni, e Nicolina Buda, 50 anni; ed agli arresti domiciliari Antonina Miceli, 43 anni, Mara Gazzignato, 43 anni, Francesca Mangiapane, 50 anni, Simonetta Oco, 64 anni, Domenica Oliveri, 67 anni, Carmelo Iaria, 77 anni, Tommasa Bonna, 62 anni, Maria Cucinotta, 52 anni.
Tutti gli indagati sono sospettati di fare parte di una organizzazione, ben delineata, dedita ad una serie indeterminata di truffe a partire dal settembre 2009 ai danni dell’Inpdap di Messina per l’erogazione di pensioni di reversibilità in assenza dei necessari presupposti, nonchè ai danni di istituti finanziari per l’erogazione di finanziamenti con cessione del quinto delle pensioni ottenute.