PALERMO, 25 GENNAIO 2013 – “Sarà una conferenza stampa incandescente”. Il Presidente della Regione Rosario Crocetta arriva nella Sala Alessi con un’ora di ritardo, in barba alle “comunicazioni urgenti” per le quali ha convocato “a sorpresa” una conferenza stampa. E le comunicazioni urgenti rigurdano, nomine, trasferimenti, revoche di appalti ad aziende in odor di mafia. È un fiume in piena, il presidente, parla a ruota libera degli ultimi provvedimenti varati dalla giunta.
Lascia come ultimi argomenti quelle che definisce vere e proprie bombe. E la bomba esplode: una nuova maxi rotazione è partita oggi e riguarda, questa volta l’Assessorato all’Ambiente. Accanto al presidente l’assessore al ramo, Mariella Lo Bello. Sette dirigenti e circa 80 dipendenti, il 30 per cento circa degli uffici. “La rivoluzione continua” dice Crocetta annunciando il provvedimento che a breve interesserà tutta la macchina regionale. “Nei giorni scorsi la rotazione ha interessato la Formazione, oggi l’Ambiente. E domani? Per chi suonerà la campana?”, dice citando Hemingway. “Abbiamo doveri e poteri di controllo, chi resiste al cambiamento non ha scelta”. Poi precisa: “Non sono provvedimenti antisindacali, i sindacati piuttosto dovrebbero farci l’applauso”.
“È il momento di dire basta – aggiunge – alle raccomandazioni politiche e alle tutele, nessuno può stare nello stesso ufficio per 25 anni”. Nessuno, tantomeno se in quegli uffici ci sono 3000 pratiche di autorizzazioni Via (Valutazione d’impatto ambientale) – Vas (Valutazione ambientale strategica) che da anni aspettano di essere sbloccate.
I sette dirigenti destinatari del provvedimento sono Zuccarello, Pendino, Scalia, Di Lorenzo, Anzà, Lucia e Maniscalco. “Nomi – sottolinea l’assessore Lo Bello – che non sono direttamente responsabili dei ritardi di questo assessorato”. “Al momento del nostro insediamento – ha aggiunto il governatore – abbiamo chiesto l’elenco delle pratiche bloccate e quali criteri siano stati adottati per il loro esame. Mai avuto risposta”.
Rotazione e trasferimenti a parte, la giunta punta ad una task force da cui far passare tutte le richieste di autorizzazione. Un ufficio unico, composto da dirigenti e funzionari di tutti gli assessorati, per smistare le pratiche e sostituirsi, in caso di silenzio prolungato oltre un mese, agli uffici.
Ai dirigenti è indirizzato un altro provvedimento: niente impegni finanziari senza la necessaria copertura in Bilancio. I dirigenti che violeranno la norma, ha spiegato Crocetta, “saranno rimossi dall’incarico e non potranno ricoprire un incarico equipollente per i tre anni successivi”.
In apertura della conferenza Crocetta aveva annunciato una serie di provvedimenti: l’estensione del riconoscimento di vittima di mafia agli anni precedenti al 1961 e la costituzione di parte civile al processo contro il clan Madonia in corso a Caltanissetta, la nomina di Alessandro Ferrara, già dirigente della sovrintendenza di Ragusa, alla guida del dipartimento Attività Produttive, il blocco – a partire da lunedì – di tutte le nomine fino alla fine della campagna elettorale, tranne che in casi di assoluta necessità. Un passaggio lo fa anche sui i presidenti degli Iacp: “se non verranno nominati, i poteri andranno al direttore generale dell’assessorato Infrastrutture”.
Passa poi al capitolo antimafia e torna a parlare del Consorzio Autostrade Siciliane e della Ventura spa, azienda che da anni lavora con il consorzio occupandosi della manutenzione del verde e della sorveglianza delle autostrade, con affidamenti milionari non sempre trasparenti. L’ultimo da 9 milioni di euro per la sorveglianza lungo l’autostrada per i prossimi 18 mesi: il governatore annuncia che chiederà la cessazione immediata del contratto e che farà un esposto alla magistratura. “La società lavora anche per l’Expo di Milano e il prefetto del capoluogo lombardo ha rilasciato una informativa interdittiva nei confronti della ditta, che già aveva una certificazione atipica. Il Cas non ha revocato il contratto, come invece prevede la legge. La Ventura si occupa di attività che potrebbero essere svolte dalla Forestale. E i dipendenti del Cas? Sono 400. Questo è uno dei rapporti poco trasparenti su cui è giusto iintervenire”.
Parla anche del settore Energia, la Regione Siciliana revocherà tre appalti per informative antimafia atipiche nel settore delle energie rinnovabili.
Sul recente richiamo istituzionale del presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, a Franco Battiato, criticato per le prolungate assenze, Crocetta dice: “Chi l’ha detto che il presidente o un assessore non possano sostituirne un altro in aula? L’assessore Battiato non prende lo stipendio, sta lavorando, farà una grande programmazione anche con pochi fondi, statene certi”. Battiato ha parlato negli ultimi giorni di gravi irregolarità nel settore Turismo e Spettacolo: “C’è stata una mostra costata 3 milioni di euro – rivela il governatore – neanche avessero portato la Gioconda”.
A fine conferenza stampa si ferma a chiacchierare e snocciola altre iniziative come l’istituzione del vincolo paesistico e storico per Portella della Ginestra, nota per essere stata teatro l’1 maggio 1947 della prima strage di mafia dell’Italia Repubblicana. Un vincolo, ha spiegato il governatore Rosario Crocetta, “per evitare che quel luogo venga deturpato da ignobili speculazioni edilizie”.
Poi l’annuncio dell’uscita di un suo libro, “Io non ci sto” firmato dal presidente Crocetta e curato dal giornalista Sergio Nigrelli, edito da Longanesi. “E’ un libro che ho scritto durante la campagna elettorale, in sessanta giorni”, ha spiegato. “Mi svegliavo alle quattro di mattina e dettavo al registratore, poi pensava il curatore a sistemare il tutto”.