ROMA, 24 GENNAIO 2013 – Una truffa congegnata, studiata e probabilmente anche ben recitata. Un copione quasi da film ai danni di un’anziana romana. I carabinieri della Capitale hanno arrestato un messinese di 61 anni, che ha rubato, insieme a un complice, 8.000 euro a una signora di 74 anni.
Il primo dei due ladri, spacciandosi per un cittadino svizzero, ha fermato per strada l’ignara vittima fingendo di chiedere indicazioni stradali. L’uomo avrebbe specificato che voleva raggiungere un fantomatico medico che aveva curato il nonno durante la seconda guerra mondiale, al quale voleva donare 150.000 euro in segno di riconoscenza.
A quel punto entrava in scena il complice che si presentava come un medico e, dicendo di aver ascoltato per caso la conversazione, avrebbe riconosciuto il fatto. Nel corso della conversazione il finto medico diceva che in realtà il suo collega, quello che stavano cercando, era deceduto qualche mese prima. A quel punto il finto benefattore inscenava il finto dispiacere e chiedeva aiuto per sapere a chi poter devolvere la cifra raccolta. In cambio dell’aiuto prometteva all’anziana 25.000 euro, solo per una semplice indicazione su enti benefici.
Però qui scatta la truffa: il presunto benefattore proponeva alla vittima di concorrere al pagamento delle spese notarili previste per la compilazione dell’atto di donazione, inducendola con l’inganno a prelevare in banca 8.000 euro. Non contenti i due hanno chiesto alla povera donna di comprare le marche da bollo e ne hanno approfittato per scappare con i contanti.
Il messinese ha riconsegnato l’intera somma alla donna più 300 euro come risarcimento per il danno.