PALERMO, 24 GENNAIO 2013 – In attesa da più di sei mesi dell’invalidità civile e del riconoscimento della condizione di handicap. La storia che ci racconta in una lettera alla redazione Aurora Corselli ha dell’incredibile: la signora deve lottare contro un tumore, ma anche contro le solite lungaggini burocratiche che rischiano di farle arrivare troppo tardi quanto dovuto per legge.
Come lei stessa scrive “il male che mi ha colpito improvvisamente non accetta tempi lunghi”. Eppure per espletare una singola pratica sono già passati più di sei mesi.
Aurora Corselli, operata di carcinoma, presenta domanda di invalidità civile e per il riconoscimento della condizione di handicap all’ufficio apposito dell’Inps di Palermo, il 3 giugno dello scorso anno. Otto giorni dopo viene visitata dalla VI commissione integrata invalidità civile e da allora è in attesa del verbale. Una pratica che, come le è stato spiegato al numero verde dell’ufficio competente, trattandosi di un caso oncologico doveva essere espletata nel giro di pochi giorni, al massimo due mesi. Ma, dopo più di sei mesi di attesa, ancora nulla. Dopo diverse telefonate, decide di recarsi personalmente agli uffici. “Mi è stato detto che la pratica non è stata ancora esaminata dalla commissione sanitaria – racconta Aurora Corselli – e di ritornare a fine gennaio”. Ma il suo male non aspetta. “Queste pratiche possono e devono essere risolte in brevissimo tempo. Altre persone che conosco, operate dello stesso male, hanno ottenuto il responso della commissione in brevissimo tempo. Non si spiega l’iter lentissimo della mia pratica, che forse giace dimenticata in un cassetto”.