PALERMO, 24 GENNAIO 2013 – Il giorno dopo il maxi trasferimento di 60 dipendenti della Formazione, disposto dal presidente della Regione Rosario Crocetta, i sindacati incalzano. Cobas Codir e Sadirs diffidano il governatore “per il mancato rispetto delle procedure previste dai vigenti contratti di lavoro”.

In una nota i sindacati sottolineano di “condividere pienamente ogni azione tesa a snidare il malaffare e la corruzione nella pubblica amministrazione” ma avvertono che per evitare “azioni di lotta di natura sindacale e il contestuale ricorso all’autorità giudiziaria occorre convocare un apposito tavolo contrattuale di deconflittualizzazione per fare anche, finalmente, chiarezza sulla vicenda in atto che sicuramente non contribuisce alla serenità necessaria per un vero rilancio dell’attività amministrativa”.

“Una richiesta urgente di informativa” sulla maxi rotazione attuata al Dipartimento della Formazione è stata inoltrata dalla Fp Cgil Sicilia per conoscere “i dipendenti destinatari degli stessi e le adeguate motivazioni che li hanno determinati”.

Critico nei confronti del provvedimento anche il deputato regionale Nello Musumeci (La Destra): “Crocetta faccia i nomi dei dipendenti responsabili. Altrimenti è solo fumo negli occhi”.
“Se la rotazione del personale è solo un criterio – aggiunge Musumeci – allora va applicato in tutti gli altri assessorati. Se, invece, l’allontanamento dalla Formazione di dirigenti e impiegati è legato ad una accertata condotta dolosa, il presidente della Regione ha il dovere di fare subito nomi e cognomi. Non può continuare a demonizzare il personale dipendente, diffondendo in alto e in basso una odiosa cultura del sospetto, che finisce per colpire anche chi ha fatto il proprio dovere con scrupolo e coscienza”.