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Twitta e ritwitta, Oscar Giannino è caduto nella rete

PALERMO, 23 GENNAIO 2013 – Nella campagna elettorale combattuta per buona parte sui social network capita anche di prendere qualche fregatura. Capita alla rappresentanza siciliana del movimento “Fare per Fermare il declino” che, sempre on line, denuncia il furto del proprio account Twitter.

 

“Da ieri – conferma a Si24.it Luciano La Vecchia, uno dei coordinatori regionali del movimento – qualcuno si è impossessato delle nostre credenziali e non riusciamo più ad accedere mentre, dall’altra parte, continuano ad essere twittati contenuti che non sono nostri. Andando a ritroso si ritrovano ancora i nostri tweet. Ho scritto alla persona che sta agendo, avvisandola che entro 24 ore, se dovesse continuare a spacciarsi per il movimento, siamo pronti a denunciarlo”.
Il profilo “incriminato” ha subìto nelle ultime ore grandi cambiamenti, rintracciandolo sul social network è diventato “Fermare il Destino” ma id e password per accedervi sarebbero, secondo La Vecchia, quelli del movimento. Nel nuovo account creato dal movimento il primo cinguettio avvisa: “Questo è unico account ufficiale di FiDSicilia. Please, RT”, invitando, in pura sintesi da social network, a diffondere il messaggio.

Una piccola battaglia a distanza, combattuta fra email e tweet, fra accuse e controaccuse (“L’impostore non sono io” avrebbero risposto a La Vecchia).
“Credo proprio sia un attacco politico – dice ancora La Vecchia – non so da parte di chi ma ne sono certo. Alcuni post mirano palesemente a screditare Oscar Giannino (leader del movimento, ndr). In ogni caso cercano di creare confusione. Ora abbiamo creato un nuovo account e stiamo cercando di recuperare quanto più velocemente possibile tutti i follower che avevamo. Non sarà facile ma per fortuna internet è un mezzo che aiuta, in fatto di velocità”. Nel bene e nel male, sempre la rete di mezzo c’è.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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