PALERMO, 23 GENNAIO 2013 – L’accusa da cui devono difendersi più spesso è quella di essere il partito dell’Imu. E allora hanno trovato una loro metafora per spiegarsi: “L’Imu – suggerisce Ettore Artioli e conferma Gea Schirò, i primi due candidati della lista – è come la chemio per un malato di cancro: la devi fare per guarire, ma quando starai bene, potrai interromperla. E l’Italia è un paese che sta male”.
Sono stati presentati oggi i candidati della lista “Scelta civica con Monti” per la Sicilia Occidentale, tutti rappresentanti – dicono – del “vero mondo che lavora”: imprenditori, agricoltori, commercianti, professionisti, sindacalisti. In particolare, Giovanni Baratta, terzo in lista, è stato Segretario Generale della Federazione del commercio, turismo e servizi della Cisl.
“Il mio sindacato – dice – ha avuto un atteggiamento molto responsabile nei confronti del governo Monti. Sono fermamente convinto che sia inutile portare gente in piazza mentre c’è bisogno di provvedimenti seri e concreti. Monti è stato chiamato a prendere decisioni gravi che adesso tutti, per via della campagna elettorale, disconoscono”.
Gea Schirò, capolista, si infervora mentre parla dei suoi programmi elettorali e arriva persino a commuoversi, di fronte agli sguardi allibiti dei giornalisti intervenuti alla conferenza stampa, mentre racconta l’Italia che vogliono costruire e chiede agli italiani di sopportare gli sforzi: “Un paese serio – dice – deve accettare grandi sacrifici, come l’Imu per esempio, che la mia azienda (Planeta, n.d.r.) paga a cinque zeri. Un paese serio sopporta per il bene di tutti, come fece l’Inghilterra della Tatcher”.