Lo sdegno di Veronesi: “Non usate il cancro come metafora politica”

di Redazione

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Lo sdegno di Veronesi: “Non usate il cancro come metafora politica”

| mercoledì 23 Gennaio 2013 - 16:34

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MILANO, 23 GENNAIO 2013 – Cancro e chemioterapia utilizzate in campagna elettorale. Si24.it ha chiesto l’opinione del più illustre simbolo nella lotta ai tumori che per qualche tempo è stato “prestato” alla politica come ministro della Salute nel governo Amato e poi senatore. Il suo entourage chiarisce: “Il professore non vuole che la sua opinione si presti a polemiche politiche”. Ma poi il punto di vista del “nemico numero uno del cancro” arriva.

“Utilizzare il cancro come metafora del male è un errore culturale e un danno ai malati e alla scienza. Per combattere il cancro bisogna scacciarne i fantasmi e per questo negli ultimi 50 anni mi sono impegnato – coinvolgendo a poco a poco tutto il mondo dell’oncologia – a sfidare il cancro distruggendo i suoi simboli, perché la popolazione si avvicinasse con serenità alla prevenzione e i malati aderissero con fiducia alle cure. In questi decenni il volto del cancro è cambiato: oggi è una malattia curabile e guaribile in oltre il 50% dei casi, anzi per alcuni tumori anche il 90%. Sceglierlo come metafora del peggiore di mali è sbagliato perché si riferisce ad una concezione di quasi un secolo fa, ed è lesivo per i malati, che sentono minacciata la loro speranza di guarigione. Per definire qualcosa in negativo in politica, c’è l’oratoria e la retorica. Il linguaggio della malattia è un’altra cosa: le parole hanno pesi e misure che vanno capite e rispettate.”

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