PALERMO, 23 GENNAIO 2013 – Il presidente Crocetta annuncia una rivoluzione nella Formazione ma dipendenti e dirigenti trasferiti cadono dalle nuvole. Il governatore questa mattina ha annunciato di avere dato disposizione per il trasferimento di 60 dipendenti dei sei dipartimenti che si occupano di formazione.
Ma i dirigenti interessati dal provvedimento (i primi nomi sono quelli di Lo Campo, Di Franco, Fiorino, Trentacoste, D’Esposito, Sorce e La Cagnina) smentiscono: non sanno nulla del trasferimento che peraltro sarebbe illegittimo. “La competenza è dell’organo amministrativo, non politico”, dice uno degli interessati contattato dalla redazione di Si24.it.
Contro il provvedimento insorgono anche i sindacati. Cobas, Codir e Sadirs accusano di illegittimità il trasferimento: “per questi provvedimenti non sono state rispettate le procedure previste dalla legge, ovvero la prevista e preventiva concertazione con le organizzazioni sindacali. Se il governo non dovesse recedere da tale iniziativa che colpisce nel mucchio tanti onesti lavoratori regionali, il Cobas-Codir e il Sadirs proclamando lo stato di agitazione preannunciano azioni di lotta che sfocerebbero sicuramente anche nello sciopero generale”. Secondo i sindacati i dipendenti regionali interessati che “hanno appreso stamani dalla stampa che saranno trasferiti” non sarebbero coinvolti nelle inchieste in corso e “hanno avuto incarichi soltanto nella Pubblica Istruzione ed una soltanto proveniente dalla Formazione della quale non si è più occupata da almeno 10 anni”.
Sulla decisione dle governatore arrivano anche i commenti politici. “Consigliamo al presidente Crocetta maggiore prudenza – dice Toto Cordaro, capogruppo del Pid all’Ars – intervenendo sul delicato settore della Formazione per il quale è necessaria – e ne condividiamo le finalità col governo – una importante azione riformatrice”.
Prudente anche Giuseppe Castiglione, coordinatore siciliano del Pdl: “Bene la rotazione dei dirigenti e dei funzionari alla Formazione, ma che la stessa operazione avvenga anche negli altri rami dell’amministrazione regionale, con criteri chiari e trasparenti. Da mesi molti operatori che lavorano nella formazione non percepiscono lo stipendio. Si proceda con un vero e serio piano di rilancio del settore, altrimenti anche questa, purtroppo, sarà l’ennesima ‘rivoluzione’ soltanto annunciata”.
“Bene ha fatto il presidente Crocetta: ora vada avanti, ha il nostro sostegno”. Così il presidente dei senatori dell’Udc e segretario siciliano dei centristi, Gianpiero D’Alia.
Intanto, sul “sistema formazione”, i deputati regionali del PdL, Salvino Caputo, Giorgio Assenza e Marco Falcone, chiedono al governo regionale l’istituzione di una commissione d’inchiesta.