Società consortile, dalla Cisl ultimatum a Orlando

di Redazione

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Società consortile, dalla Cisl ultimatum a Orlando

| martedì 22 Gennaio 2013 - 13:02

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PALERMO, 22 GENNAIO 2013 – La Cisl di Palermo fa la voce grossa con il sindaco Orlando e l’amministrazione: il confronto sulla società consortile Seme non può essere limitato alle federazioni di categoria presenti in Gesip. L’ultimatum arriva con una dura nota di Mimmo Milazzo, Segretario Generale della Cisl di Palermo.

“Diffidiamo il comune di Palermo dal continuare il confronto sindacale sulla costituenda società consortile Seme solo con le categorie del terziario e servizi oggi presenti nell’ex Gesip, e invitiamo il sindaco Orlando ad affrontare le problematiche con le categorie sindacali delle aziende partecipate (compreso Gesip) e firmatarie del contratto nazionale di lavoro, nonché le confederazioni sindacali rappresentative. Qualora l’amministrazione comunale dovesse perseverare in questo comportamento lesivo delle sigle sindacali rappresentative, attiveremo tutte le procedure del caso, come quelle per la configurazione di un comportamento antisindacale”.
“All’interno di tutte le società partecipate – continua Milazzo – ci sono diverse categorie di lavoratori che hanno compiti diversi, la discussione generale va affrontata dunque con i sindacati confederali presenti nelle aziende partecipate compreso quelli di Gesip e le confederazioni rappresentative a livello territoriale. Chiediamo inoltre al sindaco Orlando di avocare a sé il confronto sindacale, dato che l’assessore alle Partecipate Lapiana non ha mai avviato il tavolo che abbiamo più volte chiesto sulla riorganizzazione delle partecipate e sul futuro dei lavoratori”.
“Il piano per la società consortile – si legge – dovrà prevedere compiti e funzioni da sviluppare in sinergia con le altre aziende comunali, va quindi preliminarmente valutato un piano industriale che comprenda l’elenco chiaro e definito dei servizi e le relative unità di personale da utilizzare anche mediante la riqualificazione professionale”.
“Dato che – conclude Milazzo nella lettera inviata al sindaco – i committenti della società oltre al comune di Palermo potrebbero essere le altre aziende partecipate, e la stessa società di conseguenza svolgerebbe compiti di committenza, appare necessaria anche un’analisi approfondita di quali servizi o competenze vanno ceduti alla Seme. Sembrerebbe dunque che i compiti della nuova società sarebbero essenzialmente strumentali alle altre partecipate che svolgono servizi di rilevanza economica”. Il Segretario della Cisl Palermo Milazzo conclude: “nel bilancio di previsione del Comune sono stati stanziati 200 mila euro per la consortile somma appena sufficiente a redigere davanti a un notaio l’atto costitutivo, vorremmo dunque conoscere il piano industriale, il relativo capitale sociale di 91 mila euro, somma che ci appare esigua, con questo i progetti sul riutilizzo del personale delle partecipate punto ancora tutt’altro che chiarito”.

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