PALERMO, 22 GENNAIO 2013 – La Procura di Palermo accelera nell’inchiesta per usura bancaria che coinvolge Banca Nuova e il suo ex manager, Francesco Maiolini. Il sostituto procuratore Marco Verzera ritiene evidenti le prove del reato e chiede il giudizio immediato, saltando l’udienza preliminare, come richiesto dagli aggiunti Leonardo Agueci e Vittorio Teresi.
Insieme a Maiolini, al centro dell’inchiesta anche il presidente dell’istituto bancario, Marino Breganze e il responsabile di area, Rodolfo Pezzotti. Le indagini della Guardia di Finanza si incentrano in particolare su due conti bancari ai quali sarebbero stati applicati tassi usurai. Maiolini continua a sostenere l’inesistenza del reato come, a suo dire, dimostrerebbero le archiviazioni di inchieste simili in altre Procure e i suoi legali chiedono un incidente probatorio ed una perizia approfondita, sicuri di dimostrare l’innocenza di Maiolini. Mentre si attende la decisione del giudice per le indagini preliminari sul rito immediato, sullo sfondo rimane l’inchiesta della Procura di Caltanissetta sui contatti fra Maiolini e Messineo con il Procuratore capo accusato di rivelazione di notizie riservate. Mentre il Consiglio Superiore della Magistratura è chiamato a decidere su un eventuale trasferimento per incompatibilità ambientale.