PALERMO, 21 GENNAIO 2013 – Un problema risolto, un altro paio che restano invece sul tappeto e che rischiano di avere effetti “sgradevoli” sotto il profilo della ricerca del consenso. Futuro e Libertà partorisce la lista per la Camera anche per la Sicilia Occidentale.
Dopo Gianfranco Fini, capolista come ad Oriente, si piazzano nella testa di lista Fabio Granata e Alessandro Aricò. L’ex deputato regionale e candidato sindaco alle ultime comunali di Palermo ottiene quindi il cosiddetto minimo garantito, quello cioè di essere presente nella competizione elettorale con qualche speranza di essere eletto.
Il suo numero tre potrebbe consentirgli di staccare il biglietto per Roma perché è scontato che Fini opterà per un’altra circoscrizione e la stessa cosa potrebbe fare Granata che sarà candidato anche in Lombardia. Pe accontentare Aricò sono state accantonate le ambizioni di Marrocco e Gentile che, pur non consumando – almeno nell’immediato – lo strappo dal partito hanno manifestato un comprensibile malumore che certamente sarà visibile al momento di contare i voti. Ma del resto i proconsoli siciliani di Fini non avevano grandi alternative non potendo rinunciare ad una presenza forte a Palermo come quella di Aricò, né conti alla mano, far “sognare” più di un candidato. E, incassata la fedeltà di Aricò, l’unica certezza è che adesso il peso e la responsabilità del consenso è quasi esclusivamente sulle spalle di Briguglio e Granata, gli unici realmente garantiti dalla segreteria nazionale.