Categorie: Politica

Tamajo, il Megafono per cantarle a Miccichè

PALERMO, 18 GENNAIO 2013 – Parole al vetriolo da parte del Vicepresidente della commissione Ambiente e Territorio all’Ars, Edi Tamajo contro il suo vecchio partito, Grande Sud e Gianfranco Miccichè. Giorni fa la scelta del deputato regionale di abbandonare il partito ‘arancione’ e di approdare al Megafono di Crocetta.

“Grande Sud non ha più un progetto politico. Coalizzarsi per le Politiche con l’ex Premier Berlusconi – dice Tamajo – ne è le prova lampante. Lo stesso Silvio Berlusconi tanto contestato ed odiato da Gianfranco Miccichè oggi viene sostenuto da quei partiti meridionalisti che dovevano contrastare la sua strategia politica che va contro tutto il Mezzogiorno. Queste sono le motivazioni del mio abbandono a Grande Sud”.

Il Vicepresidente della commissione Ambiente e Territorio evidenzia gli errori del partito di Miccichè dopo aver perso le elezioni regionali. “Grande Sud dopo aver perso le elezioni regionali non ha ascoltato il mio consiglio e di tutta la base del partito – continua Tamajo – di azzerare tutte le cariche politiche, regionali e provinciali. Il Risultato: un partito morente che propone una vecchia politica e i soliti noti”.

L’ex consigliere comunale non nasconde che “L’amicizia familiare con l’ex ministro Totò Cardinale e la condivisione di idee politiche con il Presidente della Regione Siciliana, mi ha spinto a fare questo ragionamento”. Entro a far parte del Megafono del governatore Crocetta perché da giovane politico posso lavorare in prima persona con la maggioranza ad una vera trasformazione della nostra Isola. I fatti dimostrano che, ad oggi, il progetto politico del centro-sinistra sia in Sicilia che in tutto lo Stivale è il più credibile”. Una sceltra netta sulla scia dello strappo avviato da Cimino e condiviso con Savona e Bufardeci, anche se la direzione potrebe non essere per tutti la stessa. 

 

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

Condividi
Pubblicato da
Redazione