PALERMO, 19 GENNAIO 2013  – Restituire Palazzo Ziino ai palermitani e far riflettere sui diritti negati della comunità LGBTQI. Due gli obiettivi raggiunti con l’inaugurazione della mostra personale di Zanele Muholi, fotografa sudafricana nera e lesbica, negli spazi della sede dell’assessorato alla Cultura del Comune di Palermo.

“Abbiamo scelto – ha detto l’assessore Francesco Giambrone – di far coincidere il raggiungimento di un obiettivo della nostra amministrazione, quello di permettere ai cittadini di riappropriarsi dei propri spazi negati, come Palazzo Ziino, appunto, con l’inaugurazione dell’evento che dà il via al percorso artistico e culturale che porterà al Pride nazionale di Giugno”.

Zanele Muholi definisce se stessa artivist, ovvero una via di mezzo tra artista e attivista. “La fotografia – spiega Francesco Pantaleone, curatore della mostra e membro della Commissione arti visive del Palermo Pride – è per Muholi uno strumento di propaganda politica e culturale con la quale intende restituire un volto alle donne omosessuali maltrattate dell’Africa”. Nel continente nero, infatti, le donne che hanno il coraggio di dichiarare la propria omosessualità sono picchiate e stuprate, a volte anche da tutti gli uomini della comunità, per tentare di “curarle” e redimerle. “L’attenzione di Zanele Muholi per le loro storie, per le loro vite – continua Pantaleone – restituisce loro una dignità, le tira fuori dall’anonimato e le fa sentire partecipi di un movimento che può cambiare la loro cultura misogina”.

Nonostante il dichiarato intento politico e culturale, Muholi non indugia mai sulla vittimizzazione dei suoi soggetti, ma ne ritrae la bellezza dei tratti, delle forme, la luce degli occhi, della pelle, trasfigurandoli in modelli d’arte contemporanea.

La mostra resterà aperta al pubblico fino al 17 febbraio 2012 e sarà visitabile dal lunedì al sabato dalle 9:30 alle 18:30. Ingresso libero.