Niente fondi dal Ministero per interventi strutturali a Brancaccio e all’Albergheria

di Redazione

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Niente fondi dal Ministero per interventi strutturali a Brancaccio e all’Albergheria

| sabato 19 Gennaio 2013 - 16:45

bazzi-agata

PALERMO, 19 GENNAIO 2013 – Mancata assegnazione da parte del Ministero delle Infrastrutture dei fondi richiesti per alcuni interventi da realizzare nei quartieri dell’Albergheria e di Brancaccio. “Abbiamo fatto il possibile, ha commentato l’assessore Agata Bazzi – ma i quattro mesi intercorsi fra l’insediamento dell’Amministrazione e la scadenza del Bando erano davvero troppo pochi per poter arrivare a presentare progetti esecutivi”.

“Resta comunque l’importante risultato di aver ripreso un lavoro di progettazione e di dialogo con i mondi vitali e produttivi – ha continuato l’assessore -, che ci permetteranno di essere pronti per la prossima scadenza del bando ad ottobre.” 

Il Ministero ha approvato soltanto quei progetti (circa il 6% del totale presentati) “capaci di generare un maggior volume di investimenti per interventi velocemente cantierabili”.

 

Il Comune aveva presentato due macro-progetti. Il primo progetto, rivolto all’area di Brancaccio e costa sud composto da 34 interventi per un valore di 230 milioni di euro già in parte finanziati da Comune, Iacp, Amg, Amat e privati per circa 150 milioni. Qui i lavori di riqualificazione su edifici scolastici in stato di degrado (19,4 milioni in totale), si uniscono a opere di infrastrutturazione al centro commerciale Forum sorto qualche anno fa (18,5 milioni), alla realizzazione di una nuova autostazione (14 milioni), a interventi di riqualificazione come quello previsto in via Tiro a segno (5,3 milioni di euro). 

 

Il secondo progetto riguardava invece il quartiere dell’Albergheria, con interventi finalizzati ad implementare le reti tecnologiche e a restaurare le pavimentazioni storiche (totale circa 10 milioni di euro). Prevista anche la ristrutturazione di una scuola (2,7 milioni). 

 

“La mancata approvazione di questi interventi – conclude la Bazzi –  non ferma comunque il lavoro avviato per l’utilizzo di diverse fonti di finanziamento per interventi strutturali sia a servizio della residenzialità che della mobilità”.

 

 

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