Acque Potabili Siciliane, 200 posti di lavoro a rischio

di Redazione

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Acque Potabili Siciliane, 200 posti di lavoro a rischio

| venerdì 18 Gennaio 2013 - 11:39

aps

PALERMO, 18 GENNAIO 2013 – “La vertenza di Acque Potabili Siciliane rischia di concludersi con la procedura di mobilità ed il conseguente licenziamento di tutti i dipendenti della società che dal giugno 2007 gestisce il Servizio Idrico Integrato in 52 Comuni della Provincia di Palermo per un totale di circa 500.000 abitanti”.

Per questo oggi i 200 lavoratori della Aps hanno inviato una lettera al presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, ed a quello della Provincia di Palermo, Giovanni Avanti, nella sua qualità di Commissario dell’Autorità d’Ambito, per chiedere “un tempestivo intervento che riporti chiarezza in un settore così profondamente connesso ai bisogni fondamentali della collettività”.

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha concesso una proroga all’esercizio dell’attività fino al 31 marzo ad Aps, che attualmente si trova in stato di liquidazione ed in amministrazione straordinaria. Se entro quella data l’Autorità d’Ambito non individuerà un nuovo gestore cui trasferire il servizio e con esso il personale, la società rischia di chiudere i battenti con pesanti ricadute sul territorio.
“Esprimiamo grande angoscia – scrivono i dipendenti di Aps nella lettera – per il prefigurarsi dell’imminente avvio delle procedure di mobilità e del successivo licenziamento che avrebbe conseguenze gravi su oltre 200 famiglie e ci aspettiamo che la proposta, di trasferimento del servizio idrico integrato e del personale ad un nuovo gestore, da formalizzare il 30 gennaio al Ministero, possa essere risolutiva della problematica”.

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