POLIZZI GENEROSA (PA), 17 GENNAIO 2013 – Ennesimo atto intimidatorio nei confronti del sindacalista della Cgil Vincenzo Liarda. Stamattina a Polizzi,
in provincia di Palermo, è stata trovata la sua macchina con due gomme tagliate. Conficcato nelle ruote un coltello a serramanico, con un biglietto, in cui si minacciava di morte il sindacalista, in questi anni oggetto di ripetute minacce.
“Lo stillicidio di atti intimidatori nei confronti del dirigente della Cgil delle Madonie Vincenzo Liarda, che si è battuto per l’affermazione della legalità e per la riconquista dei beni confiscati alla mafia per l’utilizzo pubblico e sociale, – dice il segretario della Cgil di Palermo Maurizio Calà –non è piu’ tollerabile. Siamo molto preoccupati perchè nel territorio delle Madonie una forte e pericolosa presenza mafiosa continua a intimidire i soggetti sociali e privati che in questi anni hanno condotto una battaglia per la legalità. Ci preoccupa anche che non si sia venuti a capo degli autori di queste minacce: l’attività dello Stato ad oggi non è riuscita a individuare i responsabili assicurandoli alla giustizia e dando un segnale molto forte sul fatto che le organizzazioni criminali e la mafia non possano essere padroni di quei territorio”.
Quello di oggi è il diciottesimo atto intimidatorio neii confronti di Liarda. “Abbiamo chiesto in questi mesi allo Stato di esercitare una maggiore vigilanza – conclude Calaà: purtroppo dobbiamo registrare che la vigilanza non è riuscita a bloccare il ripetersi di atti intimidatori che continuano a terrorizzare la zona”.