PALERMO, 17 GENNAIO 2013 – Che il Pdl non sia quello di quattro anni fa è evidente. Lo conferma Francesco Cascio che, realisticamente, prevede che il successo raggiunto allora non potrà replicarsi, perché il suo partito al momento “non gode del favore del popolo”. Chi è affidabile oggi? “È ideologicamente lontano da me, ma Bersani sembra un uomo serio e responsabile che dà affidabilità e rassicura”.

A Francesco Cascio abbiamo chiesto chi sarà il candidato premier del Pdl alle prossime elezioni e lui ha risposto sorridendo. “Berlusconi ha dichiarato che sarà Alfano. Un passo avanti è già il fatto che Berlusconi si sia messo da parte…”.

Cascio ripensa allo scenario politico di quattro anni fa quando nasceva il Pdl, “in un momento molto diverso da quello che viviamo oggi. Avevamo il vento in poppa e vincevamo a mani basse. Da allora il partito ha vissuto una serie di scissioni, oggi ci attestiamo intorno al 20%”.

Pessimismo? “No, realpolitik – commenta Cascio -. Oggi a godere del favore del popolo, almeno come partito politico organizzato è il PD che si attesta intorno al 37% e che ha compiuto un’operazione di marketing e di immagine molto forte con le primarie, anticipando in modo illuminato la campagna elettorale. Anche se i dati più evidenti sono l’allontanamento delle persone dalla politica e il voto di protesta che si canalizza nel Movimento 5 Stelle”.

È il momento di parlare di un ricambio generazionale? “Io spero che ci sia questo ricambio generazionale. C’è bisogno di attingere dalla società civile e dal mondo delle professioni e dare una chance a chi vuole entrare in politica ma non ha potuto farlo perché trovava davanti una classe già consolidata. Oggi spero ci siano le condizioni, anche se non potremo garantirlo del tutto perché non avremo più i seggi di quattro anni fa”.