PALERMO, 17 GENNAIO 2013 –Due estorsori tornano in carcere dopo la denuncia dei commercianti taglieggiati. I carabinieri hanno arrestato Benedetto Marciante, 61 anni, ritenuto esponente di spicco del clan mafioso del mandamento Resuttana, e Gianfranco Cutrera, 46 anni, entrambi di Palermo, per estorsione continuata in concorso.
I due erano già finiti in manette in flagranza di reato lo scorso aprile insieme ad altre due persone, Francesco e Michele Lo Valvo, mentre ritiravano una busta contenente 18.000 euro consegnata dal titolare di alcuni esercizi commerciali di Palermo.
Dopo il primo arresto gli indagati erano stati rimessi in libertà dal tribunale del riesame. Ora, il gip del Tribunale di Palermo ha disposto il nuovo arresto ed il sequestro preventivo di due aziende ( la Detergroup srl di Carini e la Giglio Andrea e Filippone Maria snc di Palermo) e di un capannone industriale in via de Cervantes a Palermo, beni per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro riconducibili all’attività illecita che avrebbe avvantaggiato Cosa nostra.
Le indagini, a suo tempo avviate dall’ex procuratore aggiunto Antonio Ingroia e dal sostituto Sergio Barbiera dopo la denuncia di due imprenditori. Secondo l’accusa Marciante avrebbe cercato di appropriarsi di una tabaccheria nei pressi del mercato ortofrutticolo. Dalle sue vittime avrebbe preteso 38 mila euro, somma poi “scontata” grazie all’intermediazione dei suoi soci. Una prima tranche di 5 mila era stata incassata nel gennaio dello scorso anno. Alla consegna di una seconda quota, pari a 18 mila euro, avvenuta nel deposito di via de Cervantes oggi sequestrato, sarebbero scattate le manette.