CATANIA, 15 GENNAIO 2013 – Quattro persone sono state arrestate questa mattina dai carabinieri di Fontanarossa con le accuse di truffa, peculato, abuso d’ufficio ai danni della pubblica amministrazione, violazione di sepolcro e sottrazione di cadavere. L’indagine, avviata dai militari nel 2009 dopo diverse segnalazioni, ha interessato l’area cimiteriale di via Acquicella.
In carcere è finito il geometra Walter Spina, 51 anni, responsabile tecnico-amministrativo dal 2006 al 2010 dei cimiteri di Acquicella e San Giovanni Galermo con il compito di assegnare i terreni per la realizzazione delle tombe. Spina è ritenuto dagli investigatori “il fulcro di un sistema dallo stesso congegnato” che prevedeva, tra l’altro, “la realizzazione e l’assegnazione in modo del tutto illegale e senza alcuna concessione di nuovi edifici sepolcrali”.
Tra i complici gli imprenditori edili Agatino Fascina, Sebastiano Nauta e Giuseppe Piazza, finiti agli arresti domiciliari. Il meccanismo concepito da Spina gli avrebbe consentito di “intascare sia gli oneri cimiteriali, sia i compensi che le ditte incaricate della realizzazione delle strutture funebri gli versavano, per un guadagno accertato di oltre 100 mila euro nel periodo 2009-2010”.
Numerosi gli episodi denunciati dalle vittime che si sono rese conto in alcuni casi di non essere titolari di alcuna concessione cimiteriale, in altri, addirittura, che al posto della propria tomba di famiglia c’era una nuova cappella, appartenente ad altri. Tra i reati contestati anche riesumazioni di ossami eseguite senza la presenza del medico dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania, necessaria a garantire la sicurezza sul piano igienico-sanitario.