PALERMO, 13 GENNAIO 2013 – Tornano a protestare i lavoratori della Formazione in attesa del pagamento della cassa integrazione. Un sit in organizzato dalla Cisl Scuola si terrà domani mattina lunedì 14 gennaio alle ore 10 davanti la sede regionale Inps in via Laurana a Palermo per protestare contro il blocco del pagamento delle cig in deroga relativa all’anno 2012.
Si tratta dei lavoratori degli enti che, pur avendo ottenuto l’approvazione dell’Ufficio del lavoro, attendono la trasmissione dell’allegato dell’Inps che da il via libera al pagamento della cassa che doveva avvenire entro il 31 dicembre scorso. Il provvedimento di blocco riguarda fra gli altri i lavoratori di Cefop in As, Ial Sicilia, CAS ed altri piccoli enti. “Chiediamo – spiega Giovanni Migliore, responsabile Formazione della Cisl Scuola – che si sblocchi subito l’iter , i lavoratori attendono ormai da troppo tempo, oltre un anno ed è ormai una emergenza sociale alla quale bisogna porre fine. L’assessorato alla Formazione, revochi i corsi alla miriade di enti che, ad oggi, non sono partiti o sono stati sospesi o revocati ed assegni le corsualità agli enti virtuosi”.
La Cisl Scuola “ritiene inaccettabile tale situazione e chiede che Inps e Regione Siciliana intervengano tempestivamente per fare sbloccare tale paradossale ed insostenibile situazione”. “I lavoratori della Formazione Professionale – aggiunge Migliore – continuano a pagare colpe non loro e vedono, in una situazione di continuo disagio economico, sfumare la possibilità ad accedere a forme di sostegno al reddito. Chiediamo inoltre all’assessorato alla Formazione Professionale un intervento urgente per le situazioni di tutti quei lavoratori ad oggi espulsi dal settore per esuberi strutturali o non sono rientrati nelle procedure di cig in deroga per problematiche di certo non addebitabili ai lavoratori”.
Di fatto, denuncia la Cisl, esiste una situazione che ha portato a 328 esuberi tra i lavoratori del Cefop che è oggi in amministrazione straordinaria dopo il tracollo del Cefop. Questi lavoratori si sono aggiunti ai 172 esuberi dell’ANFE Regionale, ai 63 dell’ARAM e ai 60 dell’ANCOL. Inoltre, rischiano di essere posti in mobilità i lavoratori dell’IPF, dell’IRFAP, dell’ECAP di Caltanissetta, dell’EnAIP di Caltanissetta e della Geoinformatica di Caltanissetta, enti storici non ammessi nell’avviso 20/2011, a questi vanno aggiunti altri lavoratori de enti quali l’Informhouse, Forma Mentis ed altri. Tra i licenziamenti effettuati e quelli che si potrebbero generare se non si affrontano le problematiche degli enti in questione porterebbero a non meno di 2.000 posti di lavoro persi.