Nomine alla sanità: c’è aria di rottura tra Crocetta e Borsellino

di Redazione

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Nomine alla sanità: c’è aria di rottura tra Crocetta e Borsellino

| giovedì 10 Gennaio 2013 - 13:38

 crocetta-borsellino

PALERMO, 10 GENNAIO 2013 – Quella che è stata definita una piccola rivoluzione della sanità siciliana può configurarsi come una grande rivoluzione pre elettorale? La Giunta di Governo ha cambiato la guida di sette aziende sanitarie siciliane su 19, utilizzando criteri apparentemente legittimi ma non obbligatori.

 

Ma la vera notizia che si nasconde dietro questo provvedimento potrebbe essere un’altra: tra il presidente Crocetta e l’assessore per la Salute Lucia Borsellino ci sarebbero state forti frizioni che potrebbero incrinare in futuro i rapporti tra i due che sembravano essere molto solidi durante la campagna elettorale per l’elezione del presidente della Regione. La scelta di sostituire i commissari va infatti nella direzione contraria rispetto a quella annunciata dalla Borsellino all’indomani della prima seduta di Giunta. L’obiettivo dichiarato era quello di accelerare le procedure per la nomina dei nuovi direttori generali, con la pubblicazione del bando che teneva conto di tutti i requisiti imposti dal ministro per la Salute Balduzzi. “A marzo avremo i nuovi direttori”, aveva confidato la Borsellino. Improvvisamente il percorso è cambiato e i bene informati raccontano che questa scelta del presidente Crocetta ha messo in forte imbarazzo l’assessore che esce indebolita da questa piccola rivoluzione e perde “potere contrattuale”.

 

I nuovi commissari difficilmente potranno incidere sulla vita delle aziende, visto che il loro mandato non dovrebbe durare più di due mesi. È stato “salvato” Salvatore Cirignotta (Asp di Palermo) nonostante la recente bocciatura dell’Agenas perché gradito all’Udc; sono stati promossi uomini vicini al Pd come Li Donni e Termine (e Cantaro è stato trasferito nella più “titolata” Catania) o vicini alla sfera personale di Crocetta come Sampieri. E in quest’ottica il senatore Lumia ha potuto digerire più facilmente la mancata promozione all’Asp di Palermo del “suo” Antonio Candela. Tra i bocciati figura invece Francesco Poli, che era stato uno dei protagonisti della riforma sanitaria. Uno sgarbo, forse, all’ex assessore Massimo Russo (del quale Poli era uomo di massima fiducia) e un segnale evidente che c’è tanta voglia di “reinterpretare” la riforma sanitaria avviata quattro anni fa che aveva prodotto risultati molto apprezzati in tutte le sedi istituzionali per via del risanamento dal deficit di 700 milioni di euro e del miglioramento dei servizi sanitari. La Borsellino potrà e vorrà avallare tutto ciò?

 

E in serata si aggiunge un nuovo capitolo. Sampieri e Termine si “scambiano” il posto. Il primo va a Villa Sofia-Cervello e Termine all’Asp di Enna. 

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