PALERMO, 9 GENNAIO 2013 – Avrebbe preparato un cocktail di droghe micidiali, risultato letale per una ragazza di 25 anni. Secondo i carabinieri Luigi Lopes, 38 anni, sarebbe indirettamente responsabile della morte di Valentina Scalisi, avvenuta il due aprile scorso.
Il corpo senza vita della giovane fu trovato nella sua abitazione in via Giano Vitale dai familiari, allarmati perché la ragazza non rispondeva al telefono.
Le indagini hanno permesso di risalire a Lopes, in quel periodo agli arresti domiciliari ma autorizzato a recarsi al S.E.R.T. (Servizio Tossicodipendenze) di Passo di Rigano per prelevare le dosi di metadone per uso personale e terapeutico. Quel giorno, uscito dal Sert, l’uomo non era rientrato in casa, ma era passato dalla abitazione della Scalisi, anch’essa tossicodipendente. In casa della ragazza Lopes aveva trascorso alcune ore, portandole in regalo una collanina. Durante l’incontro l’uomo le avrebbe preparato un cocktail a base di metadone ed eroina, un mix che il cuore della ragazza non ha retto.
I carabinieri sono riusciti ad individuare Lopes grazie agli indizi presenti nell’abitazione della ragazza e ai dati del traffico telefonico nel cellulare che Valentina Scalisi aveva in mano al momento del decesso, nel vano tentativo di chiamare i soccorsi.
L’uomo, già detenuto all’Ucciardone, è stato accusato di evasione dagli arresti domiciliari, spaccio di sostanze stupefacenti, nonché di aver causato indirettamente la morte per overdose di Valentina Scalisi.