PALERMO, 5 GENNAIO 2013 – Con gli atti firmati a dicembre dall’Assessorato per le politiche sociali salgono a tredici i centri aggregativi e centri gioco per bambini, bambine e adolescenti attivati in città, nell’ambito del Piano infanzia e adolescenza, ex lege 285/97.
Gli ultimi in ordine di tempo sono quelli attivati nella VII e nella I Circoscrizione (Rispettivamente uno per minori dai 6 ai 18 anni gestito dall’Associazione Laboratorio Zen Insieme e uno per minori stranieri affidato al Consorzio Comunità nuova) oltre a quello attivato dalla Cooperativa “Il canto di Los” in collaborazione con l’ASP e che prevede attività per adolescenti con disturbi della personalità (attivato presso il Presidio “Aiuto Materno” di via Lancia di Brolo). Questi centri si aggiungono a quelli che erano già partiti ad agosto e novembre.
Nella I Circoscrizione due centri rivolti a bambini e bambine da 6 a 13 anni gestiti in prima Circoscrizione rispettivamente dall’Associazione Akunamatata e dalla Parrocchia di San Francesco Saverio. Nella IV Circoscrizione due centri, anch’essi rivolti a bambini e bambine dai 6 ai 13 anni, affidati alle associazioni Liberi di crescere e IEDEPE.
Nella III Circoscrizione un centro rivolto a bambini e bambine dai 6 ai 13 anni, gestito dall’Associazione Cosam Tus Tus ed un centro rivolto a ragazzi e ragazze dai 12 ai 18 anni gestito dall’Associazione Green. Nella V Circoscrizione un centro rivolto a ragazzi e ragazze dai 12 ai 18 anni gestito dalla Parrocchia di Santa Chiara Nella VIII Circoscrizione un centro rivolto a bambini e bambine dai 6 ai 13 anni, gestito dalla Coop. Nuova Generazione Un centro sovracircoscrizionale rivolto a ragazzi e ragazze dai 6 ai 18 anni anni gestito dai Salesiani Don Bosco. Infine un Centro rivolto a ragazzi e ragazze dai 12 ai 18 ani nella II Circoscrizione, gestito dalla Cooperativa Benessere.
Un ultimo centro è in fase di affidamento nella III Circoscrizione. A completare il quadro dei luoghi e delle attività destinati a infanzia e adolescenza, i cinque spazi gioco per bambini e bambine da 0 a 5 anni, di cui tre attivi nelle III, IV e VII Circoscrizione e uno sovracircoscrizionale collegato con il SED – Servizio di Educativa Domiciliare gestito dall’Istituto Valdese e che prevede attività domiciliari con i bambini, le bambine e le famiglie segnate dai Servizi sociali. Infine sono attivi due interventi di tipo specialistico: il Centro di Giustizia Riparativa, gestito dall’Opera Don Calabria con l’Ufficio di Servizio Sociale per Minorenni del Ministero della Giustizia e che prevede diverse attività volte a favorire l’inclusione sociale dei ragazzi e delle ragazze che hanno avuto problemi con la legge; il progetto degli Educatori di strada, gestito dalla Lega contro la Droga.
“A breve, prevediamo entro la seconda metà di gennaio – afferma l’Assessore Agnese Ciulla – saranno pubblicati diversi ulteriori avvisi, che permetteranno di affidare altri spazi gioco, centri aggregativi, la ludoteca di Villa Garibaldi che tornerà fruibile da parte dei bambini e delle bambine, spazi gioco all’aperto, lo spazio neutro rivolto a tutelare i figli delle coppie separate o in fase di separazione, un progetto contro la dispersione scolastica per i bambini Rom, l’Osservatorio interistituzionale per i diritti dell’Infanzia ed interventi di formazione, partecipazione e comunicazione”.
“Il quadro completo degli interventi – sottolinea l’Assessore – corrisponde al Piano realizzato attraverso un lavoro di collaborazione, sinergia e confronto con tutti gli enti pubblici e privati interessati e coinvolti nella gestione dei servizi, col mondo del volontariato, con il Terzo settore”. Si tratterà di interventi che impegneranno complessivamente quattro milioni e mezzo di euro. Da parte dell’Assessorato è stato inoltre chiarito agli enti gestori dei centri le cui attività dovevano concludersi a dicembre, che, dopo le proroghe già concesse la scorsa estate, non è previsto dalla legge che siano date ulteriori proroghe; potranno però continuare l’attività fino a febbraio usando eventuali somme non spese nel 2012, che altrimenti dovrebbero essere restituite all’Amministrazione Comunale.