ROMA, 3 GENNAIO 2013 – Ingroia un “cancro della democrazia”, Berlusconi “un imputato che dovrebbe scomparire dalla vita politica”. Gli eterni nemici adesso anche rivali nella corsa a Palazzo Chigi usano parole pesanti in un confronto a distanza durato l’arco di un’intera giornata.
Ad aprire la contesa su livelli di estrema durezza è Silvio Berlusconi che non nasconde di avere scelto la mano pesante per la sua campagna elettorale. Ospite a Radio Radio, loda Pietro Grasso, neocandidato del Pd e poi parla di Antonio Ingroia: “È un personaggio espressione della sinistra estrema e questo la dice lunga su come stanno le cose nella magistratura. In Italia ci sono magistrati che hanno avuto indagini delicatissime come Ingroia, che si è occupato della trattativa Stato-mafia e le ha portate avanti con la testa che ha. Questo è un cancro della nostra vita democratica”.
Dopo un pomeriggio di dichiarazioni di partiti e movimenti che appoggiano la lista Rivoluzione Civile, arriva il comunicato dell’ex procuratore. “La sparizione di Berlusconi dalla scena politica. Ecco cosa certamente gioverebbe all’Italia e alla sua immagine nel mondo. L’imputato Silvio Berlusconi è il maggior responsabile della situazione drammatica in cui versa il nostro Paese, autore di numerosissime leggi ad personam e artefice di un cambiamento che ha letteralmente stravolto i connotati dell’Italia e della nostra storia, con il risultato di un drammatico impoverimento culturale, sociale ed economico”. Ingroia continua affermando che “l’ex premier, impaurito dai sondaggi che certificano il crollo del consenso intorno a lui, si dichiara disposto ad accettare qualunque incarico per il bene comune. Lo fa continuando a mostrarsi in tv, nonostante i disastri provocati dal suo esecutivo. Stia tranquillo – conclude Ingroia -, la prima cosa che faremo arrivati al governo è la cancellazione di quel conflitto di interessi che è la causa della più grossa anomalia tra le democrazie occidentali. Rivoluzione Civile tiene alta la vigilanza sugli abusi di potere mediatici di Berlusconi”.