PALERMO, 27 DICEMBRE – Ha tentato il suicidio ma i rami degli alberi gli hanno salvato la vita. Vivo dopo essersi gettato dal ponte Corleone, in viale Regione Siciliana a Palermo, un ragazzo di 25 anni si è lanciato nel vuoto ma è stato salvato dai rami degli alberi che hanno attutito la caduta da un’altezza di circa 30 metri.
Sul posto è intervenuto il nucleo SAF (Speleo Alpino Fluviale) dei vigili del fuoco, avvertiti dagli automobilisti che hanno assistito alla scena. “Quando siamo arrivati il ragazzo era cosciente – ha raccontato il funzionario dei vigili del fuoco, Fabio Gulino – ma in evidente stato di choc. Con i nostri uomini è sceso anche il personale medico che lo ha assicurato su una barella”.
Trasportato in ospedale, dov’è tutt’ora ricoverato sotto osservazione, il giovane ha riportato solo qualche escoriazione. A quanto pare, nel momento in cui ha deciso di scavalcare le protezioni e gettarsi da quello che ormai viene tristemente chiamato il ponte dei suicidi, era in preda ad una forte crisi depressiva. “Le protezioni dovrebbero essere ulteriormente alzate o inclinate verso la strada, allo stato attuale per i più giovani e per le persone agili è ancora troppo semplice scavalcare”, ha concluso Gulino.
Anche a Gela, nel nisseno, un altro tentato suicidio è stato evitato solo dal caso. Una donna rumena di 28 anni si è gettata dal balcone del quarto piano di un’abitazione di via Buscemi, perché senza più soldi e senza un lavoro, ma è stata salvata dai fili per stendere la biancheria delle abitazioni dei piani inferiori, che hanno rallentato la caduta. Per la donna, che ha riportato diverse fratture in varie parti del corpo, una prognosi di 30 giorni.