PALERMO, 24 DICEMBRE – Al tempo di internet, di una comunicazione globale che non conosce barriere, c’è chi va in controtendenza e sceglie la strada, il porta a porta, il contatto visivo per parlare di economia, di bilancio delle famiglie, di idee e proposte per il governo prossimo venturo.
Nunzio Bracco ha scelto come sua personale agorà la via Ruggero Settimo. La sua prima pagina ce l’ha appesa al collo, un’antica – e per questo oggi originale – esca per i passanti.

Così Bracco svela i suoi numeri per invitare ad una riflessione, un perfetto adescatore per chi ritiene il pensiero l’unico vero patrimonio dell’uomo. Quindici minuti di parole, tra un progetto di tassa patrimoniale “ma sul reddito, però, non sui beni” e le strategie per farsi ascoltare da chi ha perso l’abitudine al dialogo. Non è solo, Bracco, accanto c’è l’amico ingegnere natio di Gangi “che – precisa – non sempre è d’accordo con me, ma come me è stanco di restare passivo di fronte alle vessazioni del governo”.
Se li incontrate, Nunzio Bracco e l’amico ingegnere, concedetevi una sosta e ascoltateli. Perché dietro quel cartello, al di là della provocazione, oltre le idee che possono (o non) essere condivisibili, c’è l’anima e il pensiero di uomini che vogliono comunicare. E hanno il coraggio di farlo persino con un cartello al collo.