PALERMO, 22 DICEMBRE – Considerando le difficoltà economiche che stanno interessando il nostro Paese nell’ultimo periodo, il legislatore ha cercato di incentivare l’attività imprenditoriale, favorendo l’iniziativa dei giovani o comunque dei soggetti con minori disponibilità economiche, attraverso due nuove tipologie di Società a Responsabilità Limitata “speciali”: S.r.l. Semplificata e S.r.l. Capitale Ridotto.
S.r.l. Semplificata
- Capitale sociale da 1 a 9.999,99 euro;
- La società può essere costituita solo da persone fisiche che non hanno compiuto 35 anni di età (alla data di costituzione);
- Modello di Atto Costitutivo Standard;
- Obbligo di attribuire il ruolo di amministratore solo ai soci;
- Divieto di cessione delle quote a soggetti che non hanno i requisiti per la costituzione (vedi punto 2);
- Agevolazioni in ordine ai costi amministrativi e fiscali (oneri notarili non dovuti, esenzioni di bollo e segreteria).
S.r.l. Capitale Ridotto
- Capitale sociale da 1 a 9.999,99 euro;
- La società può essere costituita solo da persone fisiche che hanno compiuto 35 anni di età (alla data di costituzione);
- Modello di Atto Costitutivo Pubblico;
- La cessione delle quote è possibile solo verso soggetti che non siano persone fisiche.
Le srl cosiddette a 1 euro hanno debuttato da un mese e già non mancano i problemi.
Il problema predominante relativo alle due tipologie di srl è la patrimonializzazione e la responsabilità verso terzi.
Queste nuove srl, infatti, fanno fatica a ricevere credito dalle banche, fiducia dal mercato e dai fornitori. Quindi c’è da chiedersi chi avrà interesse a collaborare con una srl che risponderà delle obbligazioni assunte fino al limite di 1 euro; successivamente, quale istituto di credito, senza garanzie aprirà una linea di affidamenti; e infine, è possibile fare impresa se gli imprenditori non hanno nemmeno un minimo di capitale da versare?
Davanti a questi interrogativi, il Decreto Sviluppo, prevede un impegno del Ministero dell’Economia a stringere un accordo con le banche per fornire credito a condizioni agevolate, ai giovani di età inferiore ai 35 anni che intraprendono attività imprenditoriale attraverso la costituzione di Srl a capitale ridotto.
E per tutti gli altri?
Una soluzione potrebbe essere quella di richiedere una linea di credito in una banca convenzionata al Consorzio Fidi, il quale svolgerebbe il ruolo di garante dell’impresa.
Il Consorzio, dopo aver valutato idonea l’attività imprenditoriale in questione, decide di fare da garante creando un fondo di garanzia presso la banca, sulla quale quest’ultima si rifarà nel caso di insolvenza dell’impresa.
Il Confidi potrebbe, inoltre, ricorrere a una contro-garanzia o garanzia indiretta, attraverso la quale il controgarante si fa “garante del garante”.
Il ruolo di controgarante per il Confidi potrebbe essere ricoperto da un Ente Locale, offrendo al Consorzio il proprio rating e dunque la propria garanzia nei confronti dell’operazione con la banca. La scelta di questo strumento assicurerebbe all’impresa una maggiore facilità di accesso al credito e una riduzione del costo del denaro.