PALERMO, 20 DICEMBRE – A Palermo gli eroi sono sempre persone normali. Normali come Stellario Davì, l’uomo che lunedì ha deciso di chiamare il 115, i Vigili del Fuoco. Se non lo avesse fatto, probabilmente, sarebbero tutti andati a dormire e il boato sordo e improvviso avrebbe spento anche le vite di chi adesso è sfollato, della bimba salvata dal pompiere, del disabile che non voleva uscire, della cagnetta che tutti i fotoreporter hanno fotografato, di quindici, venti persone.
Una telefonata. Che molto spesso a Palermo decidi che magari è meglio farla domani. Per questo Stellario, uomo prudente che pensa a sé e alla sua famiglia, assume le sembianze di un eroe.
A quella telefonata, anticamera di una querelle condominiale, in effetti, pensava da un po’. Lui lavora all’aeroporto, vede il cielo ogni mattina all’alba, con gli uccelli di metallo che riescono ad andare via e anche a tornare, pieni di sogni di gente che vuole andar via e anche riuscire a tornare. Conosce il valore di tutto questo, dei sogni e della vita. Proprio il contenuto di quella abitazione che pian piano, ogni mese, diventa più sua.
Stellario sta al piano terra di via Bagolino 47/49 con la moglie. Angela Biondo e la suocera, Francesca Di Franco. Sta pagando un mutuo ventennale per quella casa a piano terra comprata da tre anni. Lui esce presto la mattina, la moglie anche, va dalla figlia che ha bisogno di aiuto a casa. Sei mesi fa si accorge che nella palazzina accanto, l’inquilino del terzo piano sta costruendo qualcosa sul terrazzo, terrazzo la cui area, però, a suo dire è di proprietà di sua suocera. Il signor Firicano, proprietario dell’appartamento del terzo piano al numero civico 51, costruisce sul terrazzo che, secondo Stellario, appartiene alla signora Di Franco.
Stellario ci racconta di colloqui con il signor Firicano, con geometri e avvocati a fare da periti. Dopo lunghe trattative la suocera di Stellario vende l’area del terrazzo a Firicano. Ma da quando c’è quel piano in più, che da via Bagolino non si nota perché la costruzione è rientrata rispetto al prospetto e si vede solo dall’angolo della strada, iniziano le crepe e poi i cigolii. Fino a lunedì 17 dicembre alle 23. Quella telefonata che si poteva fare prima. Ma che si poteva anche non fare mai.
