PALERMO, 19 DICEMBRE – Un sistema interattivo, un tappeto di volti da attraversare, da calpestare. Facce qualunque, di gente incontrata per strada, a saturare il suolo, come una grana fitta fitta sotto i piedi, dalla quale i passi dei visitatori faranno apparire le tradizionali luminarie natalizie. Sarà realizzata domani alle 18, al Tempietto della musica di piazza Castelnuovo, l’installazione “Dote” di Domenico Pellegrino, che sarà in mostra fino al 6 gennaio.
Il progetto, prodotto ed organizzato da bquadro, è inserito nel calendario Natale 2013 del Comune di Palermo.
La proiezione al suolo suggerisce il gioco dell’interazione: un po’ sulla scia dei grandi allestimenti interattivi di Studio Azzurro, Pellegrino progetta un dispositivo tecnologico che regola le mutazioni video-luminose in relazione all’avanzare dello spettatore. È il passo stesso ad attivare la macchina ed è il pubblico a scrivere ogni volta un nuovo racconto in movimento. Sono volti qualunque, rubati alle strade, ai luoghi del quotidiano, alla bellezza dell’anonimato. Folle, con tutto quel patrimonio confuso di azioni, di memorie, di gesti, di sguardi, di oggetti, di paesaggi avuti in dote.
Nella vecchia serie “Dote” erano dei frammenti di merletto a fondersi con l’incarnato, secondo armonie e contrasti calibrati in digitale. Stavolta ai disegni del pizzo si sostituiscono quelli delle luminarie, arabeschi di festa, anche qui legati alla storia della città: nell’innesto si ridefiniscono i connotati di volti indistinti, mimetizzati con l’architettura.